Benvenuti nella grande confusione della scuola in Campania, terreno su cui lo Stato si scontra con il Governo regionale e gli studenti, d’accordo con la Regione, scioperano contro lo Stato che non ha reso le scuole luoghi sicuri contro la pandemia.
Nello stesso giorno in cui era atteso il ritorno degli studenti delle superiori in aula dopo due settimane di vacanze natalizie, s inasprisce lo scontro istituzionale sull’ordinanza firmata dal presidente della Regione Campania, Vincenzo de Luca.
Dopo il ricorso presentato da due avvocati napoletani al Tar, che già a novembre scorso si era pronunciato dichiarando illegittima la scelta di chiudere le scuole e prolungare la didattica a distanza, è di oggi la notizia che anche l’Avvocatura Distrettuale dello Stato si è rivolta al tribunale amministrativo.
Il ricorso è stato depositato per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri dell’Istruzione e della Salute.
In questo clima, questa mattina a Napoli si è scioperato a macchia di leopardo in diversi licei ed istituti.
Ascoltate chi la scuola la vive, uno degli striscioni che campeggiava all’ingresso dello storico liceo Umberto dove l’adesione allo sciopero è stata molto alta. Giusta l’ordinanza di de luca, dicono molti. Il bersaglio dello sciopero è infatti il ministero dell’Istruzione per non aver saputo garantire in due anni di pandemia la salute degli studenti