venerdì, Novembre 15, 2024
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Sequestrato a Castel Volturno il villaggio vacanze abusivo del clan

Una autentica enclave de clan Belforte scoperta dai Carabinieri e dalla Guardia Costiera

Il clan Belforte di Marcianise si era costruito un villaggio vacanze a suo uso e consumo. 43 immobili edificati su suolo demaniale in località Bagnara di Castel Volturno, sette dei quali occupati da congiunti dei due capi fondatori del clan, Salvatore e Domenico Belforte. Una enclave della camorra, in riva al mare. E’ quanto emerso dall’indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere, che ha emesso un decreto di sequestro preventivo inviando sul posto i Carabinier e la Capitaneria di Porto.

In quelle case a villeggiare per tutto l’anno c’erano la sorella e il fratello dei due boss, ovvero Rosa e Pasquale, con i propri familiari, in totale una ventina di appartenenti alla famiglia criminale sulle complessive 65 persone identificate e sgomberate. L’operazione è stata condotta dai militari dell’Arma e dalla Guardia Costiera dell’ufficio marittimo di Pozzuoli. Il provvedimento emesso dalla Procura sammaritana (Procuratore Pierpaolo Bruni e sostituto Nicola Camerlingo) è stato anche convalidato dal giudice per le indagini preliminari.

Le villette, è emerso dagli accertamenti realizzati su delega della Procura dai Carabinieri di Mondragone (Reparto Territoriale e Tenenza di Castel Volturno) e dalla Guardia Costiera, sono state realizzate a partire dal 1980 in un’area demaniale e costiera, soggetta a vincolo, senza che nessuno denunciasse nulla, enti locali compresi. Eppure le case sono state realizzate negli anni, prima venivano utilizzati alcuni container, poi sono stati tirati su manufatti in muratura e quindi sono state edificate le villette. L’indagine che ha portato al sequestro è stata voluta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere anche per dare un segnale alla cittadinanza ma anche per spingere gli abitanti del territorio a non girarsi più dall’altra parte, consapevoli della presenza dello Stato.

 

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