Sequestrato il castello delle Cerimonie, il parere dei cittadini
Il “Castello delle Cerimonie”, meglio conosciuto come “La Sonrisa” è stato confiscato definitivamente e diventa patrimonio del comune di Sant’Antonio Abate.
Lo ha deciso la Corte di Cassazione con la sentenza arrivata dopo un lungo iter durato 13 anni. La struttura ricettiva dedicata ai festeggiamenti dei matrimoni sarà acquisita al patrimonio comunale che potrà decidere se abbatterla o destinarla ad altre attività a carattere sociale.
Danno per i dipendenti
Il danno economico è notevole non solo per gli sposi o coloro che avevano prenotato le sale per feste o cerimonie. Ma soprattutto per i circa 150 dipendenti, tra fissi e stagionali, che da qualche giorno temono per il proprio futuro.
Una delegazione dei dipendenti storici della struttura stamane ha chiesto un incontro al sindaco del comune di Sant’Antonio Abate, Ilaria Abagnale alla quale intendono manifestare le proprie preoccupazioni e la richiesta di attivarsi per assicurare all’hotel la continuità lavorativa che rappresenta, per Sant’Antonio Abate, una importante fonte di reddito per circa 300 famiglie.
Intanto i cittadini sulla vicenda hanno le idee ben chiare. Con la chiusura della “Sonrisa” si rischia di impoverire il paese economicamente e turisticamente.