mercoledì, Dicembre 18, 2024
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“Sgonfiamo il bullismo”: presentato a Portici il progetto sociale di Comune e Seme di Pace Onlus

Non solo parole, non solo informazione, non solo sensibilizzazione ma azione concreta per mettere realmente in rete i soggetti coinvolti: è questo l’obiettivo del progetto, già allo stato fattivo, “Sgonfiamo il bullismo”, finanziato dalla Regione Campania, promosso dal Comune di Portici, attuato dalla Cooperativa Sociale Onlus, che è stato presentato oggi nella Sala Consiliare del Comune di Portici. Autorevoli le personalità intervenute: per Vincenzo Cuomo, Sindaco di Portici, “il punto di partenza è istituzionale, ovvero la scuola con un intervento degli assistenti sociali, prima ancora di coinvolgere le forze dell’ordine: il bullismo non è solo cyber ma si trasforma in atti di vera e propria violenza”. Per Emilia Galante Sorrentino, Sostituto Procuratore Tribunale dei Minori di Napoli, “Fondamentale è il terzo elemento coinvolto nel fenomeno del bullismo, ovvero lo spettatore che spesso, purtroppo, sostiene il bullo e deride la vittima: questa figura deve invece essere accanto alla vittima nella denuncia. Il bullismo è solo una parte del problema: spesso infatti, dietro lo schermo ci sono degli adulti che approfittano dei più piccoli, carpendo immagini e video che portano in un tunnel pericoloso da cui non si torna indietro”. Alla conferenza ha preso parte anche Nazaro Maisto, Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato: “Nel nostro lavoro quotidiano appuriamo quanto in realtà non ci sia la consapevolezza della gravità di certi comportamenti messi in atto dai ragazzini: manca totalmente la percezione delle conseguenze per sé e per gli altri ed è su questo che dobbiamo lavorare, per contrastare un fenomeno che è sempre più trasversale. Inoltre, spesso i bulli nemmeno conoscono le loro vittime e viceversa, protetti dallo schermo di un pc”. A spiegare in dettaglio il progetto è Luisa Annibale, Presidente Seme di Pace Cooperativa Sociale Onlus: “Da anni ci occupiamo di dinamiche di disagio sul territorio e sempre di più sono coinvolti i giovanissimi. L’obiettivo di “Sgonfiamo il bullismo” è quello di coinvolgere attivamente tutti i soggetti che interagiscono con i minori e che sono loro educatori. Per questo l’attività prevede una formazione reale proprio per i genitori e per gli educatori, attraverso testimonianze, sia dei ragazzi sia ad esempio della polizia postale ma anche attraverso attività alternative, come ad esempio lo sport”. A sottolineare l’impegno del comune vesuviano, anche Maria Rosaria Cirillo, Assessore Istruzione e Fondi Europei Comune di Portici: “Progetti come questo sono sicuramente rappresentativi della nostra attività sul territorio di Portici, in stretta sinergia con i dirigenti scolastici degli Istituti Comprensivi del territorio, da cui parte tutto”. Ma in cosa si concretizza l’iniziativa “Sgonfiamo il bullismo”? Tre gli elementi fondamentali: la Ricerca, la Formazione, l’Azione.

Per l’intera durata del progetto, si condurrà una ricerca qualitativa per rilevare l’incidenza del bullismo e del cyberbullismo sul territorio attraverso l’attivazione di uno Sportello itinerante di Ascolto.

Tale azione restituirà una mappatura sulla base della quale intervenire nella prevenzione e nel contrasto del fenomeno. Inoltre, i percorsi di formazione destinati a docenti, genitori, educatori, operatori dei servizi socio-educativi hanno lo scopo di istruire, sensibilizzare e potenziare la comunità educante, fornendo loro il

know-how che rinsalderà l’alleanza educativa scuola/famiglia. Il coinvolgimento della comunità e dei cittadini è un aspetto fondamentale: sono, infatti, previste attività di diffusione e comunicazione e, in

virtù degli attori da coinvolgere, si organizzeranno azioni di comunicazione differenti: dalla conferenza stampa per presentare il progetto, alla distribuzione di materiale informativo, alla pubblicazione dei risultati della ricerca attraverso un report, e ai messaggi di promozione e sensibilizzazione tramite i canali online dei partner. Lo sport giocherà un ruolo fondamentale: oltre agli innumerevoli benefici fisici, svolgere attività sportive

contribuisce alla coesione, al gioco di squadra e alla complicità, stimola l’autodeterminazione, la solidarietà, lo sviluppo delle

relazioni positive, la spontaneità e la corresponsabilità dei ragazzi.

Lo sport sarà lo strumento ideale per prevenire e ridurre i fenomeni

di prevaricazione e di intolleranza verso le diversità. Infine, è previsto un evento conclusivo di presentazione degli esiti del progetto con esperti del settore ad ottobre del 2022.

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