Ore 9.26 San Gennaro compie il prodigio.
L’arcivescovo di Napoli, Don Mimmo Battaglia ha aperto la teca nella quale sono custodite le ampolle con dentro le reliquie del Santo e le ha portate sull’altare maggiore della Cattedrale dove ha dato l’annuncio a tutti i presenti e, in seguito c’è stato il tradizionale sventolio del fazzoletto bianco. La notizia è stata accolta con un fragoroso applauso dei fedeli presenti, che già avevano noto durante la processione lungo la navata che, il sangue era sciolto. Duemila le persone che sono accorse al Duomo di Napoli per aspettare il prodigio che lega la città e, dopo due anni con le restrizioni a causa del Covid tutto è tornato alla normalità, con tutti i posti a sedere occupati. Le cosiddette “parenti”, simbolo del legame indissolubile tra il popolo partenopeo e il patrono celebrato in tutto il mondo da milioni di persone, l’emozione che inizia a prendere il sopravvento, la litania che implora “faccia gialla” per la grazia, tutto questo fa parte di una giornata che Napoli vive intensamente.
Alla fine della celebrazione il Vescovo come di consuetudine ha portato le ampolle del sangue del Santo all’esterno per benedite i fedeli che affollavano il sagrato del Duomo e, in sottofondo un gruppo di giovani ha intonato la canzone del film Scugnizzi “Magnifica gente” che, durante la sua omelia Don Mimmo Battaglia aveva citato per sottolineare le mille contraddizioni di una città che per fortuna è composta da tanti cristiani di buona volontà che sono sempre pronti ad aiutare il prossimo schierandosi con forza e determinazione contro il male, la camorra e il malaffare.