Sigilli chioschi lungomare, presidio di protesta fuori palazzo San Giacomo
Hanno portato uno scatolone di taralli in piazza Municipio e li hanno distribuiti ai turisti, poi hanno tentano di consegnarli all’interno di palazzo San Giacomo. È questo il modo in cui i titolari dei chioschi del lungomare hanno deciso di protestare contro i sequestri di inizio luglio, quando alle attività furono posti i sigilli perché sprovviste della licenza per commercio fisso e in possesso solo di quella per la vendita itinerante.
Dicono di essere stati trattati da criminali e accusano l’amministrazione di averli lasciati in un vuoto normativo, nonostante le loro richieste di essere regolarizzati.
IL BLITZ DEI CASCHI BIANCHI
Per questo adesso chiedono soluzioni rapide e che portino alla riapertura delle attività di vendita, considerando anche che il blitz dei caschi bianchi è scattato in piena estate, nel periodo di maggior carico lavorativo, generando così anche un danno economico oltreché di immagine.
I dettagli della mobilitazione li ha forniti Sabrina Sigillo, Antonio Sigillo e di Gennaro Maresca, proprietari dei chioschetti sul lungomare. (Interviste nel video allegato)