Nell’epoca degli smartphone e dei social network, spazi in cui fatti di cronaca in un modo o nell’altro circolano, la Questura di Napoli si ostina a non comunicare a stampa e televisioni i principali fatti di cronaca nera cittadina. L’ultimo episodio, l’agguato di camorra in cui ieri pomeriggio tardi nel quartiere Ponticelli ha perso la vita un affiliato 59enne del clan De Luca Bossa. Poche settimane fa, lo stesso silenzio si è verificato in occasione di un altro agguato mortale di camorra nella zona delle Case nuove. Per il Sugc, il Sindacato Giornalisti della Campania, l’ennesima offesa al diritto di cronaca e al diritto dei cittadini di essere informati, andava denunciato
LA DURA NOTA DEL SINDACATO UNITARIO GIORNALISTI DELLA CAMPANIA
“Per la seconda volta in poche settimane la Polizia di Stato non ha diffuso la notizia di un agguato di camorra che ha determinato la morte di un uomo. Era già successo alle Case Nuove e ieri è avvenuto a Ponticelli, dove peraltro è in corso una sanguinosa faida tra clan. In entrambi i casi i raid dei sicari sono avvenuti non a notte fonda ma nella prima serata eppure la Polizia di Stato ha ritenuto che evidentemente non fosse rilevante”.
LA QUESTURA NASCONDE LE NOTIZIE
“La questura di Napoli nasconde le notizie”, il titolo del comunicato stampa del Sugc, che esprime “forte disappunto per le scelte della Polizia che, con tali omissioni o comunicazioni tardive, comprime il diritto dei cittadini a essere informati e viene meno al dovere di informazione che spetta alle forze dell’ordine. Dovere che invece viene rispettato e garantito dai Carabinieri che, in piena trasparenza, forniscono informazioni e comunicazioni in tempo reale”. Il Sugc chiede “un incontro urgente al questore Alessandro Giuliano affinché si corra subito ai ripari e non si ripetano più episodi del genere”.
U.S.I.P. SINDACATO POLIZIA INTERVIENE SULLA VICENDA
Sulla vicenda è intervenuto anche l’U.S.I.P. Napoli, il sindacato di riferimento della Uil. “Esprimo la mia solidarietà, vicinanza nonché la condivisione delle motivazioni indicate nel comunicato stampa del Sindacato Unitario dei Giornalisti Campania SUGC. – dichiara il Segretario Generale USIP di Napoli – Roberto Massimo. Sono anni che si denuncia malagestione della Questura di Napoli e prontamente emergono conferme anche in altri settori come in questo caso, la compressione dei diritti dei cittadini ad essere informati su alcune importanti questioni, violando addirittura la Costituzione della Repubblica non può passare inosservata. – prosegue il sindacalista – nulla possono fare gli operatori addetti all’ufficio stampa della Questura di Napoli, ai quali va un plauso, se ai vertici emanano disposizioni restrittive nel far uscire le notizie, impedendo di fatto l’informazione alla collettività”.