Difficile da diagnosticare, ma curabile. La sindrome da Ipotenzione Liquorale (SIH) non è molto conosciuta. Come anche la sofisticata tecnica per il trattamento. Se ne parla all’ospedale Cardarelli di Napoli, uno dei pochi centri in Italia che ha sviluppato una procedura per il trattamento assistenziale. Si tratta di un “blood patch”, una pezza di sangue, da collocare con una puntura epidurale.
IL CARDARELLI HA SVILUPPATO UNA PROCEDURA DI AVANGUARDIA PER IL TRATTAMENTO
Il nosocomio partenopeo ha definito questo modello attraverso la collaborazione della Neuroradiologia Interventistica diretta da Mario Muto, la Neurologia diretta da Vincenzo Andreone e la Neurochirurgia guidata da Claudio Shonauer. Della sindrome SIH e delle modalità di diagnosi e trattamento si parlerà in un convegno internazionale in programma il prossimo 22 maggio a Napoli.
Gli organizzatori dell’evento sono Mario Muto direttore dell’Unità di Neuroradiologia Interventistica del Cardarelli e Peter Kranz, professore della Duke University in North Carolina. Per maggiori informazioni sulla sindrome SIH è possibile consultare questa pagina.