Sorrento, sacerdoti e laici in guerra contro il turismo di massa
Una task force formata da delegati diocesani e da esperti laici, per costituire una Pastorale del Turismo, con la volontà di suggerire a istituzioni, sindacati e associazioni, la strada da percorrere per contrastare gli effetti dell’overtourism in penisola sorrentina, e indirizzare l’attività di accoglienza turistica verso i valori dell’incontro e della crescita della persona, nell’ambito di un turismo sostenibile.
L’annuncio giunge nell’ambito del convegno dal titolo “La Penisola Sorrentina e il turismo del terzo millennio. Overtourism e sostenibilità” ospitato al Palazzo Municipale di Sorrento, promosso dall’associazione Aria Nuova Penisola Sorrentina e dall’Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia.
TURISMO E CHIESA
Il turismo interpella anche la Chiesa. Per la penisola sorrentina è una vocazione naturale, che nasce dalla ricchezza ambientale e culturale.
Le parole di Francesco Alfano, arcivescovo della diocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia.
COME SI GOVERNA L’OVERTOURISM?
L’overtourism si può governare decongestionando le aree che ne sono colpite, operando prima con un’adeguata organizzazione del territorio, una più qualificata offerta dei servizi, e una razionale programmazione degli arrivi. Ne è convinto il presidente dell’associazione Aria Nuova Penisola Sorrentina, Michele Guglielmo.