venerdì, Novembre 15, 2024
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Spalletti e la Nazionale, un matrimonio che rischia di saltare

De Laurentiis non molla la clausola milionaria, Gravina prova a fare il duro: comunque vada sarà un disastro

Comunque vada sarà un disastro. Nella vicenda Spalletti-Nazionale, con Aurelio De Laurentiis a fare da terzo incomodo, si intrecciano rancori, rigorismi manichei, contratti ed aspirazioni. Clausole milionarie e personali rivendicazioni, oltre a una valanga di veleno che striscia tra le dichiarazioni (fino a questo momento solo ed esclusivamente del Napoli o del suo legale oltre che di un malinconico Mancini al passo d’addio). I fatti: la Nazionale Italiana, rimasta orfana del suo allenatore alla vigilia di Ferragosto pensa di affidare la panchina a Luciano Spalletti. Per lui Gravina avrebbe pronto un contratto di tre anni da tre milioni di euro a stagione. L’obiettivo naturalmente, è puntare alle qualificazioni dei prossimi Mondiali, fallite dal predecessore per due anni di seguito con la fortunata parentesi della vittoria dell’Europeo. Ma c’è un terzo incomodo che non intende in nessun modo agevolare questa soluzione e come un novello “Bravo” tuona “Questo matrimonio non s’ha da fare”. Ma esiste una variazione sul tema, perché non c’è il “né ora né mai”.

LA CLAUSOLA MILIONARIA

In effetti, il presidente del Napoli, noto per la cavillosità dei contratti e per l’asprezza delle modalità con le quali caratterizza rapporti umani e professionali, tira fuori dal cassetto l’accordo con il quale aveva “liberato” Spalletti dopo la vittoria dello scudetto, inchiodandolo alle penali a cui è tanto affezionato. Penali, occorre dire, che hanno una logica se si intender preservare il patrimonio aziendale impedendo a un allenatore che intende liberarsi da un impegno sostenendo di essere stanco ed evitare che invece si senta rapidamente “riposato” accasandosi magari a un club concorrente. La penale è rappresentata da 3milioni di euro, ovvero uno all’anno per ogni anno dell’eventuale contratto. Ridotte a 2,7 milioni perché sono trascorsi già tre mesi. Ma qui casca l’asino: si può immaginare che la Nazionale di calcio rappresenti una “concorrente” per il Napoli? Si può mettere sullo stesso piano il fatto che Spalletti, come definito nell’accordo, non prenda impegni professionali con altri club e l’eventuale accettazione della chiamata della Nazionale di calcio del suo Paese? E’ evidente che De Laurentiis nel definire l’accordo post Scudetto non avesse nessun interesse che Spalletti rimanesse a casa sul divano. Al contrario aveva opportunamente definito un limite all’eventuale reimpiego dell’allenatore nell’anno solare successivo alla vittoria in un altro club.

LA FEDERAZIONE VA AVANTI

Esiste poi una clausola di riservatezza che, dopo il comunicato ufficiale sul sito azzurro, avrebbe strappato proprio il patron azzurro. E questo in sede di contenzioso avrebbe un peso. Cosa potrebbe risolvere la questione? Per De Laurentiis solo il pagamento della penale da parte della Federazione, che dal canto suo non ha nessuna intenzione di sborsarla. Dunque, come detto in premessa, comunque vada, sarà un disastro.

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