martedì, Ottobre 1, 2024
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Spalletti, la panda dello scudetto donata al Santobono

Luciano Spalletti ha regalato la storica Fiat panda, donatagli per la vittoria dello scudetto, quando allenava ancora la squadra della città, ai bambini ricoverati al Santobono di Napoli

Si sa che l’allenatore di una squadra di calcio è come il motore di un’automobile: deve essere capace di fornire l’energia giusta a tutti i propri giocatori. Il commissario tecnico della Nazionale, Luciano Spalletti, deve aver preso questa metafora proprio alla lettera, quando ha deciso di fare un incredibile sorpresa a tutti i piccoli pazienti ricoverati presso l’ospedale pediatrico Santobono di Napoli: oggi, lunedì 30 settembre, il mister ha regalato la storica Fiat panda che gli era stata donata due anni fa – quando allenava ancora la squadra della città – in occasione della vittoria dello scudetto.

L’arrivo in ospedale

Questa macchina è stata dipinta dagli occhi pieni di felicità dei bambini di Napoli che me l’avevano prestata per tornare a casa, io gliela sto semplicemente riportando. Spero che qui al Santobono faccia tanti viaggi della guarigione“. Con queste parole Spalletti ha commentato il suo gesto, una volta arrivato all’ospedale. A rendere davvero unica l’automobile, la carrozzeria dipinta di azzurro e il cofano anteriore decorato dalle firme dei giocatori che nella stagione 2022-2023 hanno permesso al Napoli di portare a casa il titolo di campione d’Italia. A far entrare nella storia la vettura, anche le bande tricolori, il numero tre (che ricorda il numero di scudetti vinti dalla squadra della città) e la frase “Uomini Forti, Destini Forti”.

Ai microfoni dei giornalisti, il mister ha raccontato cosa lo ha spinto a prendere questa decisione: “L’idea di portarla qui mi è venuta vedendola sempre in garage ferma, ho pensato che non mi serve a niente così e pensavo a quanto era apprezzata soprattutto dai bambini quando uscivo da Castelvolturno. Non c’era quindi migliore scelta che portarla qui, alcuni mi avevano detto di metterla all’asta. Però poi non donavo l’auto, che diventa invece il viaggio della speranza di tanti bambini. Con questa auto partono quindi le cure a domicilio che speriamo servano a ridare loro la felicità piena”. A rendere la scena ancora più suggestiva, la decisione da parte del mister di riportare l’auto a Napoli guidando in prima persona, facendo un ingresso trionfale all’interno del Santobono.

Il viaggio in macchina e la reazione dei bimbi

A quanto pare, Spalletti alla guida per le strade di Napoli in missione per la riconsegna della macchina autografata non è passato inosservato. “Mi hanno salutato centinaia di persone perché l’hanno riconosciuta – ha dichiarato l’allenatore – tanti ragazzi in moto erano attorno a me. Sembrava quasi che si fossero sostituiti alle renne di Babbo Natale che portano i doni. Erano tutti contenti di vederla, giusto che questa auto stia qui. La struttura può fare ciò che vuole, dovevo restituirla”.

Ad accogliere l’amato allenatore, gli occhi increduli dei piccoli degenti e del personale sanitario. “La Fondazione Santobono Pausilipon – commentano Annamaria Ziccardi e Flavia Matrisciano, presidente e direttore della Fondazione – con questo progetto che ci sta molto a cuore assicura ai pazienti un importante miglioramento della qualità di vita. Grazie all’associazione Artis Suavitas e soprattutto, a mister Spalletti, avremo un’auto da campioni per strappare un sorriso ai nostri piccoli fuoriclasse“.

Non è certo la prima volta che il mister fa visita all’ospedale Santobono: durante gli anni a Napoli, più volte aveva voluto incontrare i bimbi ricoverati nel nosocomio e, anche questa volta, non si è tirato indietro, portando sorrisi e concedendo selfie a destra e a manca.

“Ringrazio tutti i dirigenti della struttura – ha detto – per avermi permesso di donare questa macchina che per me vale molto”

La nazionale

La visita al Santobono, ovviamente, è stata anche l’occasione per parlare della nostra nazionale, impegnata prossimamente con i match in Nations League: il 10 ottobre contro il Belgio allo stadio Olimpico di Roma e il 14 ottobre contro Israele al Bluenergy Stadium di Udine.

Spalletti ha anticipato alcune delle novità, spiegando di voler puntare sui giovani Pisilli e Maldini, tra i pre-convocati. “Forze nuove”, così li ha definiti, con un futuro importante che potranno ambire a dare un contributo e una mano.

Il mister ha speso qualche parola anche per Federico Chiesa e Matteo Politano: i due attaccanti esterni di Liverpool e Napoli, con il passaggio al 3-5-2 dovranno adattarsi al gioco dell’Italia. “Si va avanti così, con una punta e una sottopunta (o due punte), la costruzione bassa a cinque giocatori e si dà continuità alle cose interessanti che abbiamo visto”, conclude Spalletti.

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