L’allenatore partenopeo presenta la sfida di domani sera contro la Lazio allo stadio Maradona, un match in cui il Napoli andrà a caccia del riscatto dopo la sconfitta con l’Inter e quella in Europa League con lo Spartak Mosca.
ll Napoli è in emergenza, può dimostrare di aver acquisito la giusta mentalità?
“Questa è una rosa di un certo livello, abbiamo avuto problemi all’inizio della stagione a centrocampo. Poi Mertens si è operato alla spalla. Con queste risposte daremo un’impronta al cammino che dobbiamo fare. Non dobbiamo dimostrare nulla e nemmeno innervosirci. Dobbiamo lavorare in maniera seria e corretta. Continuiamo con il nostro metodo di lavoro, nonostante le assenze. Ma è ovvio che se andiamo a giocare a Mosca con lo Spartak con quel clima e prendiamo un rigore contro dopo 30 secondi, il primo che deve fare un esame di coscienza sono io. Si possono fare tanti discorsi, ma conta solo ciò che arriva ai singoli calciatori”.
Che peso specifico ha questa partita contro la Lazio?
“Assume un peso diverso perché veniamo da questi due o tre risultati che non sono stati quelli che avremmo voluto. Affrontiamo una squadra che è del nostro livello, fa parte di quelle sette proprietà del condominio per lo scudetto. Noi dobbiamo pensare al calcio che vogliamo proporre senza farci condizionare da un risultato negativo. Ci sono gli episodi che possono condizionare l’andamento delle cose, al di là dei meriti”.
Come stanno Insigne e Fabian?
“Lorenzo è a disposizione. Ho rivisto in allenamento l’Insigne che mi aspetto. Stesso discorso per Fabian”.
Il Napoli è stato troppo offensivo, a Mosca?
“Abbiamo preso un gol subito e questo ci ha condizionato. Il dubbio mi rimane e mi sono preso le mie responsabilità”.
A Mosca ci ha fatto vedere qualcosa di nuovo. Dobbiamo abituarci?
“Saper fare qualcosa anche durante le partite può essere una soluzione in più. Bisogna stare attenti alla linea sottile dal proporre qualcosa di diverso e fare confusione dentro la squadra”.
Sarri che avversario è?
“E’ un avversario difficile. Sarri è bravo a organizzare il gioco di squadra, è bravo nel mantenere la squadra corta, è bravo a fare questa ragnatela di passaggi stretti. La Lazio sta bene e sarà una partita di livello”.
Cosa cambierà nel Napoli senza Osimhen?
“Osimhen è un calciatore unico, perché ha tutte le caratteristiche. E’ completo, deve solo migliorare e raffinare la tecnica. Mertens è diverso, ovviamente: non sbaglia mai una scelta di posizionamento, anche se non fa uno strappo di settanta metri. Se gli capita una palla al limite o dentro l’area, però, la mette dove vuole. Petagna ha ancora altre caratteristiche, quindi siamo completi in attacco. Per questo si continua a lavorare in maniera corretta, nonostante l’emergenza”.
Nelle ultime tre partite il Napoli ha subito 6 gol. Come se lo spiega?
“Questo fa parte delle qualità che bisogna migliorare, per tornare ai livelli di prima. Non dobbiamo lasciare spazio tra la difesa e la linea di metà campo. Si deve essere corti con il resto della squadra”.
Il bottino dei trequartisti è un po’ povero. Manca brillantezza?
“Il nostro dato complessivo dei gol segnati è buono. Se si va nello specifico sui trequartisti, però, qualcosa da andare a migliorare in effetti c’è. Devono entrare dentro il campo e perfezionare la loro qualità nello stretto”.
“Sa fare benissimo il ruolo dell’attaccante centrale atipico, che non dà punti di riferimento. Contro la Lazio affronterà l’allenatore che gli ha insegnato questo ruolo, tra l’altro…”.
Termina qui la conferenza stampa dell’allenatore di Certaldo.