mercoledì, Novembre 20, 2024
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Spese pazze alla Sma Campania, chiesti danni per 5,7 milioni di euro

Nel mirino della Corte dei Conti ex presdiente e amministratori della società regionale

Abbonamenti mensili a servizi di streaming musicale e spese su Amazon, anche alle due di notte, utilizzando le carte di credito istituite per gli acquisti urgenti della Sma Campania Spa, società in-house della Regione che si occupa, tra l’altro, di ambiente, prevenzione incendi e di depurazione. Contesta uno sperpero di fondi da oltre 5,7 milioni di euro la Procura regionale per la Campania della Corte dei Conti che, al termine delle indagini contabili – riguardanti gli anni dal 2012 al 2022 – ha incaricato il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Napoli di notificare nove inviti a dedurre ad amministratori, dirigenti e dipendenti della società.

SOTTO ACCUSA GLI EX DIRIGENTI

Destinatari delle contestazioni della Corte dei Conti campana (procuratore regionale Antonio Giuseppone, sostituti procuratori generali Davide Vitale e Flavia Del Grosso) sono l’ex presidente del Cda Giuseppe Cammarota; gli ex amministratori unici Ciro De Leo, Raffaele Scognamiglio e Giuseppe Esposito; l’ex consigliere delegato Lorenzo Di Domenico; l’ex dirigente Cosimo Silvestro; l’ex financial manager Roberto Iavarone; l’addetto alla contabilità e bilancio Ernesto Tartaglione e il responsabile dell’impianto di depurazione di Napoli est Luigi Riccardi. Tutti potranno ora depositare le proprie deduzioni ed eventuali documenti e chiedere di essere ascoltati dall’Autorità giudiziaria contabile. Di Domenico, Scognamiglio, Silvestro e Tartaglione sono stati rinviati a giudizio nell’ambito di un procedimento penale parallelo dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) a vario titolo per peculato, abuso d’ufficio e simulazione di reato.

 

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