Spiaggia Donn’Anna, Tar al gestore: “20 giorni per aprire”
Il cancello secondario del “Bagno Elena”, che impedisce l’accesso della spiaggia pubblica di Donn’Anna, va tenuto aperto. A stabilirlo il Tar della Campania che ha dato ragione, per la seconda volta, ai comitati cittadini e agli attivisti. Annullato quindi il provvedimento dell’Autorità Portuale del 30 ottobre 2023, il quale demandava al lido la gestione del cancello per ragioni di pubblica incolumità.
Ritenendo che “il ricorso sia assistito da sufficienti elementi di possibile fondatezza, con particolare riguardo alla circostanza che l’Amministrazione non può giustificare l’adozione di un provvedimento che preclude totalmente ai cittadini il godimento di un bene connesso a un interesse di rilevanza costituzionale” il tribunale amministrativo regionale della Campania impone alle istituzioni competenti di trovare il modo, entro 20 giorni, per garantire il libero accesso al mare. Esultano quindi i cittadini, come spiega Mario Avoletto, esponente del comitato “Mare libero”.
“Il mare – spiega Avoletto – in quanto bene demaniale appartiene a tutti. Nella gestione dei beni demaniale ad uso collettivo è prioritaria la loro fruibilità e la loro accessibilità. Per tanto il Tar ha stabilito che entro 20 giorni debbano essere le autorità competenti e il Bagno Elena stesso a trovare le modalità per permettere che il cancello resti aperto. Questo sia in estate che in inverno. La battaglia che stiamo conducendo è per la riconquista del mare pubblico per tutti i cittadini, non solo quelli che possono pagare”.
Raggiunto al telefono il titolare del Bagno Elena, Mario Morra, ha preferito non alimentare polemiche, rimandando i commenti al 21 febbraio e puntando il dito contro la mancanza del piano di difesa delle coste.