venerdì, Settembre 20, 2024
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Stretta dell’Arma sul narcotraffico, due piantagioni sequestrate nel Napoletano

Dalle pendenze dei monti lattari al centro di Caivano, l'elicottero dei carabinieri è tornato a sorvolare i cieli dell'area metropolitana

Dalle pendenze dei monti lattari al centro di Caivano, l’elicottero dei carabinieri è tornato a sorvolare i cieli dell’area metropolitana di Napoli, questa volta mettendo nei guai un intero nucleo familiare. Coltivavano sul proprio terreno, in via delle Rose della contrada Casolla, una piantagione di cannabis. 9 le persone denunciate, per essere state trovate in possesso di 31chili di marijuana. In fase di fioritura e pronta per essere raccolta. L’operazione, come spesso accade in questi casi, è stata possibile grazie al monitoraggio del territorio dall’alto con un velivolo del Nucleo Elicotteristi dei carabinieri di Pontecagnano. 31 chili, 50 fusti alti tra i due e i tre metri estirpati e distrutti. Non lontano dal campo, un piccolo locale di lamiere nel quale erano depositati altri fasci destinati all’essiccazione.

RITORNO AI MONTI LATTARI

Sempre nell’ambito delle attività di controllo e contrasto al narcotraffico, l’operazione dei carabinieri è tornata ai monti Lattari, zona oramai soprannominata la Jamaica della Campania. I militari anche in questo caso hanno individuato una piantagione di cannabis con oltre 250 fusti. La scoperta nel Vallone Forma, località di Gragnano. Centinaia di piante tra i 2 e i 3 metri erano organizzate in filari ordinati, percorsi da un sistema di irrigazione artigianale. Per la cannabis, stesso destino di quella di Caivano, sequestrata e distrutta sul posto.

DROGA, ARMI E UN RILEVATORE DI MICROSPIE

I militari hanno eseguito perquisizioni nelle aree comuni del complesso popolare dove è stata rinvenuta la piantagione e, all’interno di vani contatore, hanno sequestrato altri 240 grammi di marijuana già pronta per essere venduta e 100 di hashish. Rinvenuta anche una pistola con matricola abrasa cal. 6.35 e decine di proiettili di vario calibro e un rilevatore di microspie di ultima generazione.

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