Superbonus e cessione dei crediti, ecco tutte le novità
L’uso degli F24 per sbloccare i crediti incagliati derivanti dai bonus edilizi “genererebbe sostanziali e rilevantissimi problemi di cassa per lo Stato”. Lo ha detto il sottosegretario all’economia Federico Freni annunciando il parere negativo del governo agli emendamenti presentati in commissione finanze della Camera che prevedevano questa soluzione.
Arriva la norma che ‘salva’ i crediti maturati nel 2022 e che il 31 marzo 2023 rischiavano di scadere per la mancata definizione del contratto di cessione con la banca e la relativa comunicazione dell’Agenzia delle Entrate.
PREVISTA UNA PROROGA PER I CREDITI ACCUMULATI NEL 2022
La Commissione finanze della Camera, che sta esaminando il decreto sui crediti derivanti dai bonus edilizi, ha approvato l’emendamento del relatore in base al quale la comunicazione all’Agenzia delle Entrate della cessione del credito può essere effettuata anche se il contratto di cessione non sia stato concluso a quella data.
L’emendamento deve essere letto in combinato disposto con la remissione in bonis da parte dell’Agenzia delle Entrate dei crediti del 2022 che, a quanto riferiscono fonti parlamentari che seguono il provvedimento, sarà annunciata con un ‘comunicato-legge’. Lo stesso comunicato permetterà effettuare la comunicazione all’Agenzia entro il termine del 30 novembre.
VIA LIBERA A REMISSIONE IN BONIS CON CONTRIBUTO QUOTA FISSA DI 250 EURO
Per beneficiare della proroga sarà richiesto un contributo in quota fissa di 250 euro.
In arrivo la possibilità per i privati che hanno usufruito del superbonus senza cessione del credito o sconto in fattura di spalmare in dieci anni anziché in quattro il credito fiscale corrispondente. È quanto prevede un emendamento al decreto crediti fiscali all’esame della commissione finanze della Camera. “Lo stiamo depositando” ha riferito il sottosegretario all’economia Federico Freni “anche se i numeri sono residuali”.
SI ALLA COMPENSAZIONE CON I CREDITI PREVIDENZIALI
Via libera all’utilizzo dei crediti fiscali derivanti dal superbonus per la compensazione dei debiti previdenziali. È quanto prevede un emendamento riformulato al decreto crediti fiscali approvato dalla commissione finanze della Camera.