Tari e Imu fuori controllo a Napoli, in arrivo 200 mila cartelle esattoriali. Il Comune di Napoli è a caccia di oltre un miliardo di euro di mancati incassi, a causa di una macchina della riscossione disastrosa. E per questo testa per la prima volta “Municipia”, l’azienda creata da hoc sei mesi fa. L’annuncio è stato dato durante l’evento che si è tenuto a Palazzo San Giacomo e a cui ha partecipato il ministro della Funzione Pubblica, Paolo Zangrillo. Che ha promesso al sindaco Manfredi nuovi scenari nella macchina amministrativa, anche perché altrimenti ci sono seri rischi per i fondi del Pnrr.
“OTTIMISTI & RAZIONALI”
Il tema dell’incontro, organizzato dalla fondazione “Ottimisti & razionali” di Claudio Velardi è stato “Pnrr: il fattore umano”. La questione riguarda proprio il personale, i dipendenti delle pubbliche amministrazioni, che dovranno sobbarcarsi l’onere di non far naufragare un piano di rilancio del Paese che mette in campo risorse e progetti. Il Comune di Napoli, nonostante il predissesto e il buco profondo dei debiti di cui è gravato, sarebbe pronto a fare la sua parte. Come ha evidenziato il sindaco, Gaetano Manfredi.
I NUMERI DELLA MANCATA RISCOSSIONE
La Tari a Napoli viene corrisposta solo dal 38% dei partenopei e questo causa un mancato incasso quantizzato in circa 700 milioni di euro. Non va meglio per l’Imu, pagata regolarmente solo dal 28% dei contribuenti. Il buco provocato negli ultimi 5 anni si attesta sui 310milioni di euro. Il vero naufragio della macchina del recupero crediti ruguarda le multe, di cui si riesce a riscuotere solo il 16%, con mancati incassi che sfiorano il miliardo di euro. Il pericolo, comunque, è che a pagare siano sempre gli stessi, perché la parte più complicata è stanare gli evasori totali e coloro che sfuggono completamente alle maglie del fisco.