domenica, Dicembre 22, 2024
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Terra dei fuochi, appello dal convegno di PSC ASSIEME: “più uomini e mezzi”

L'obiettivo è quello di esplorare i legami tra la legalità e l'ambiente

Terra dei fuochi, incontro di Psc Assieme con magistrati, amministratori e studenti

«Ci sono sei miliardi di euro in cassa, ora è possibile partire con le bonifiche. Anzi, è un obbligo partire con le bonifiche che rappresentano la soluzione finale al problema delle Terre dei Fuochi», così il vicepresidente della Camera dei Deputati, Sergio Costa ha chiuso la tavola rotonda dal titolo «Legalità e Ambiente nella Terra dei Fuochi: Costruire ASSIEME un Futuro Sostenibile» svoltasi questa mattina ad Ercolano presso il Museo Archeologico Virtuale.

Il convegno, organizzato da Pianeta Sindacale Carabinieri PSC ASSIEME, associazione professionale a carattere sindacale dei Carabinieri, ha visto anche la consegna di un ramo dell’Albero di Falcone, da parte del Comandante della Legione Carabinieri Forestale Campania Generale di Brigata Ciro Lungo alla dirigente scolastica Rossella Di Matteo dell’Istituto Tilgher di Ercolano, i cui studenti hanno affollato la platea dell’Auditorium del MAV.

I giovani hanno ascoltato con vivo interesse i relatori che, moderati dal direttore del Mattino Francesco De Core, hanno discusso di un tema molto vivo anche nel territorio vesuviano. La discussione è stata aperta dai saluti del sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto e dal generale Antonio Jannece, a capo del Comando Legione Carabinieri Campania e introdotti da  Vincenzo Romeo, segretario generale di PSC ASSIEME:  « Mi rivolgo a voi ragazzi – ha sottolineato Romeo – perché questa giornata è stata organizzata proprio per fornirvi modelli e proposte che vi rendano protagonisti del vostro futuro».

«Se vogliamo bene all’ambiente dobbiamo fare la nostra parte – ha spiegato Raffaele Cantone, procuratore a Perugia che ha analizzato la genesi del termine “ecomafia” – Sotto i cavalcavia dell’Asse Mediano i frigoriferi, i lavandini li portiamo noi. La camorra continua a fare gli affari ma dobbiamo anche rivedere i nostri comportamenti, oggi dobbiamo capire che il tema dei rifiuti non è solo un tema della magistratura, delle forze dell’ordine o della politica, ma è un tema nostro che deve determinare uno scatto culturale».

«La famiglia e le scuole sono determinanti in un percorso di crescita della consapevolezza e della responsabilità in ognuno di noi», gli fa eco Gianpiero Zinzi, membro della Commissione Ambiente e territorio alla Camera – Siete il nostro futuro – ha detto Zinzi ai ragazzi presenti – e quando prenderete il nostro posto dovrete dare prova di amministrare amando il vostro territorio».

Il generale Lungo ha elencato i compiti dei carabinieri forestali, il cui lavoro è stato sottolineato da un video emozionale che ha riscosso il sentito applauso della platea, impegnati in un territorio complesso dove il numero dei reati è costante, circa 250 opifici sequestrati ogni anno e 60 discariche abusive scoperte solo nel territorio vesuviano nel 2022. «Non dimentichiamo il tema degli incendi boschivi – ha spiegato Lungo – ricordiamo tutti cosa è successo sul Vesuvio e come sia fondamentale la collaborazione tra tutti gli attori del territorio per prevenire eventi del genere».

Il  direttore dell’ARPAC Campania Stefano Sorvino ha sottolineato come si operi in una regione, la Campania, seconda solo alla Lombardia pur soffrendo di una cronica mancanza di personale e di fondi. «Occorrerebbe il doppio degli operatori tecnici – ha rivelato Sorvino – spesso i sopralluoghi e le campionature che effettuiamo come Arpac non hanno copertura finanziaria, basti pensare alle indagini che portiamo avanti sul fiume Sarno». Simona Brancaccio, dirigente per le valutazioni ambientali della Regione Campania ha ribadito come la prevenzione sia fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente e che l’utilizzo di energie rinnovabili possa preservare il futuro delle prossime generazioni. Ma ha anche spiegato  come le imprese del territorio debbano fare la loro parte perché «le regole ci sono, le abbiamo scritte in maniera chiara, condividendole con tutti in modo da rendere l’opera di prevenzione sempre più efficace».

Al vicepresidente della Camera, già ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, il compito di chiudere i lavori: «Siamo il primo Paese al mondo – ha spiegato Costa con orgoglio – ad aver inserito nel curriculum scolastico dei nostri studenti l’educazione ambientale. Abbiamo intuito, come Paese, che dobbiamo formare la classe dirigente del futuro nelle scuole, altrimenti continueremmo a dire che abbiamo perso una occasione». «Ormai è un dato certificato l’esistenza sia delle Terre dei Fuochi, intese come problema nazionale, sia della correlazione tra questi fenomeni di inquinamento e lo stato di salute di tutti noi. La soluzione è chiara: occorre partire con le bonifiche. E farlo diventa una priorità perché ci sono sei milioni di euro di fondi che devono essere solo utilizzati», ha concluso Costa.

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