In presidio davanti al Tribunale di Napoli per chiedere il sequestro dei beni dei fratelli Pellini, gli imprenditori condannati per disastro ambientale, che nei giorni scorsi hanno vinto il ricorso presentato alla Corte di Cassazione per decorrenza dei termini della confisca del loro patrimonio. Si sentono quindi traditi dalla Giustizia, gli abitanti della cosiddetta Terra dei fuochi e i rappresentanti dei comitati ambientalisti, mobilitati questa mattina contro la decisione del tribunale di restituire agli imprenditori i loro beni nonostante la condanna in via definitiva per reati ambientali.
CHIESTO UN NUOVO SEQUESTRO
Invocano ora un nuovo sequestro i cittadini, al cui fianco erano presenti il parroco del parco Verde di Caivano, don Maurizio Patriciello, Antonio D’amore dell’associazione Libera e la presidente di Legambiente Campania, Maria Teresa Imparato