domenica, Novembre 24, 2024
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Terremoto a Pozzuoli, la paura viene dal mare: ecco dove nasce il bradisismo

L'epicentro del terremoto è nel mare antistante il porto, a una profondità di meno di 3mila metri

POZZUOLI – E’ stato registrato a poche centinaia di metri dalla costa, a una profondità di 2.8 chilometri, il terremoto registrato questa mattina a Pozzuoli. Poco dopo le 10 un boato ha preceduto una scossa di magnitudo 3.4, che ha spaventato i cittadini del comune flegreo ma anche quelli dell’are di Bagnoli e Fuorigrotta a Napoli. Alcuni dopo il sisma sono scesi in strada mossi dalla paura. L’osservato speciale è proprio il mare. A una profondità relativamente bassa, si sta sviluppando la dinamica rocciosa che provoca le scosse. Lo sciame bradisismico è in continuo divenire. Sono centinaia le scosse non avvertite dalla popolazione che però testimoniano il fenomeno. Così’ come l’innalzamento del suolo, che seppur molto rallentato, continua inesorabilmente. 

IL TERREMOTO NON FERMA LO SPORT

In molti si sono chiesti se si sarebbe giocata la partita di baset tra Napoli e Treviso in programma al “Palabarbuto” di Fuorigrotta. La risposta è siu.  Il palazzetto, a pochi minuti dall’avvio del match tra Napoli e Treviso, è affollato di tifosi. Nessuna conseguenza si rileva nemmeno per il big match del campionato di serie A di calcio che vedrà stasera il Napoli padrone di casa opposto alla Juventus allo stadio Maradona, sempre a Fuorigrotta.

NESSUN DANNO A PERSONE O COSE

In merito al sisma delle 10.01 con epicentro i Campi Flegrei la Protezione Civile fa sapere che ” la scossa è stata avvertita dalla popolazione ma dalle prime verifiche non risulterebbero danni a persone o cose”. “A seguito dell’evento sismico registrato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia alle ore 10.01 di oggi, 3 marzo, nei Campi Flegrei in mare sulla costa antistante il Comune di Bagnoli, con magnitudo 3.4 – aggiunge una nota del dipartimento – la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio Nazionale della protezione civile”.

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