TORRE DEL GRECO – Arrestato uno stalker, perseguitava la sua ex disabile. Aveva creato 27 profili social falsi, in passato era stato già denunciato da altre due donne.
IL RACCONTO DEI CARABINIERI
Sono circa le 18.30 del giorno dell’epifania e i carabinieri di Torre del Greco ricevono la segnalazione di un uomo che sta minacciando l’ex compagna. I militari raggiungono l’abitazione al secondo piano e trovano un 50enne. Già noto alle forze dell’ordine, è in evidente stato di alterazione psicofisica causata probabilmente per aver fatto uso di stupefacenti. In un impeto di rabbia urla, anche in presenza dei militari, di voler uccidere la sua ex compagna.
“TI AMMAZZO, TI TAGLIO L’ALTRA GAMBA”
“Ti ammazzo, ti do fuoco con la benzina, ti taglio l’altra gamba e ti metto sulla sedia a rotelle”. La vittima, classe ’77, infatti è disabile e le manca un arto. Vive con i propri genitori che – nonostante l’età – sono stati i primi a difendere la propria figlia da quell’uomo che pretendeva di rivederla. Per bloccare il 50enne – spiega un comunicato del Comando Provinciale – i due carabinieri hanno non poche difficoltà ed è necessario l’intervento di un’altra gazzella per immobilizzarlo e trasferirlo in caserma. Negli uffici della caserma di Torre, più tardi, arriverà anche la vittima e sarà lì che i militari – coordinati dal magistrato di turno della Procura della Repubblica di Torre Annunziata – ricostruiranno la vicenda.
IL RACCONTO DELLA VITTIMA
La vittima ha avuto una relazione con quella persona che è durata 8 mesi e per l’ultimo di questi ci ha anche convissuto. La storia termina ad ottobre quando lui decide di cacciarla di casa; sarà il papà – 75enne – ad andare a prenderla in strada con le sue valigie. Urla, minacce di morte ed episodi di violenza psicologica che la facevano da padrone quando lui beveva e faceva uso di cocaina. La donna aveva deciso di farla finita e di chiudere quella storia malata. Nessuna denuncia, nonostante i quotidiani tentativi del 50enne di contattarla. La donna aveva rifiutato ogni tentativo di riavvicinamento e, malgrado i 27 profili social creati dal 50enne che lei aveva bloccato ogni qual volta veniva contattata, si è vista l’ex compagno davanti alla porta di ingresso dell’abitazione. Lei non era uscita, erano giorni che non usciva, e aveva preferito stare in casa con i propri genitori proprio per paura che tutti quei messaggi e quelle minacce di morte o di dare fuoco a lei e suo padre si realizzassero.