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giovedì, Maggio 8, 2025
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Tragedia funivia Faito, indagate 4 persone

Indagati il responsabile esercizio e manutenzione della funivia Marco Imparato, il direttore operativo Pasquale Sposito, il dirigente infrastrutture Giancarlo Gattuso e il capo impianto Pasquale di Pace

Tragedia funivia Faito, indagate 4 persone

Svolta nel disastro della funivia del Faito, dove giovedì scorso la caduta di una cabina ha provocato quattro morti e un ferito grave. La Procura di Torre Annunziata, in attesa dei risultati delle autopsie previsti per giovedì 24 aprile, ha iscritto quattro persone nel registro degli indagati. Si tratta di dirigenti e dipendenti dell’Ente autonomo Volturno, l’ente gestore dell’impianto. Gli indagati sono il responsabile esercizio e manutenzione della funivia Marco Imparato, il direttore operativo Pasquale Sposito, il dirigente infrastrutture Giancarlo Gattuso e il capo impianto Pasquale di Pace.

Ai quattro dipendenti dell’Eav, la procura oplontina contesta il disastro e l’omicidio plurimo colposo. Il conferimento dell’incarico ai periti scelti dai magistrati per l’esame irripetibile sulle quattro salme è stato fissato sempre per giovedì, a una settimana, in pratica dal disastro.

Lo scorso 17 aprile, mentre cercavano di raggiungere la cima del Monte Faito in funivia, sono morti Janan Suliman, turista israelo-palestinese di 25 anni, i coniugi inglesi Elaine Margaret e Derek Winn, di 58 e 65 anni, anche loro turisti, e il macchinista dell’ente gestore dell’impianto Carmine Parlato, di 59 anni. Thabet Suliman, 23 anni, fratello di Janan, rimasto gravemente ferito alle gambe è ricoverato ancora in gravissime condizioni di salute nell’ospedale del Mare di Napoli. I familiari dei due ragazzi, assistiti dall’avvocato Hillary Sedu, hanno chiesto che vengano individuate le responsabilità per quanto accaduto. Al momento non è ancora chiara la causa della tragedia: secondo quanto si è appreso, la cabina precipitata era ancora agganciata al cavo quando è caduta, quindi l’attenzione degli inquirenti si dovrà inevitabilmente focalizzare proprio sulla fune d’acciaio e sull’inefficacia dei freni che, a differenza della cabina a valle, non hanno bloccato la corsa a ritroso del veicolo.

Oggi è previsto un nuovo sopralluogo sul luogo della tragedia dei consulenti della Procura, dei magistrati, della Polizia e degli uomini del soccorso alpino.