Tragedia sul Faito, i cittadini: “Allerta meteo ignorata”
E’ stata sottoposta a sequestro la funivia che collega Castellammare di Stabia alla cima del Monte Faito, in provincia di Napoli, dove ieri, nel primo pomeriggio, per cause in corso di accertamento, si è verificata una tragedia costata la vita a quattro persone: una delle due cabine è precipitata causando la morte di tre turisti stranieri e del macchinista, Carmine Parlato, che erano a bordo con un quinto turista, rimasto gravemente ferito e attualmente ricoverato in condizioni critiche nell’ospedale del Mare di Napoli.
Ha riportato un trauma cranico, con fratture al femore e lesioni sia al torace che al bacino ed ora respira grazie alle macchine. La procura di Torre annunziata ha aperto un’inchiesta per disastro e omicidio colposi, disponendo l’autopsia sui corpi delle vittime e il sequestro delle due stazioni, quella che era a monte, cioè quella precipitata, e quella a valle, i piloni, le due cabine, il cavo e anche un ufficio dove è custodita della documentazione.
La macchina dei soccorsi ha lavorato fino a tarda notte, con il contributo di un elicottero, per ricostruire le cause dell’accaduto. Poco prima della tragedia, altre dodici persone erano state tratte in salvo dalla cabina ferma a valle del monte Faito. L’impianto, secondo l’agenzia per la sicurezza, era stato sottoposto a controllo l’8 aprile, due giorni prima che venisse riaperto dopo la pausa invernale.
In tanti però si chiedono i motivi per i quali la funivia sia stata messa in funzione nonostante l’allerta meteo di colore giallo, diramato dalla protezione civile per la giornata di ieri e che prevedeva forti raffiche di vento. (Video)