E’ di Gennaro Ramondino, un ragazzo di 20 anni, con un piccolo precedente e presumibilmente legato alla criminalità locale, il cadavere trovato domenica mattina nelle campagne del quartiere Pianura di Napoli, completamente ustionato. Il corpo è stato rinvenuto in una strada di campagna dagli agenti della Polizia di Stato, sul luogo in cui era stato appiccato un incendio, in via Torre Poerio. L’intera area è in stato di abbandono, difficilmente raggiungibile e per questo luogo ideale per compiere un delitto senza essere visti. Sul cadavere è stata rilevata la presenza di tre fori di proiettile ma non è ancora chiaro se il giovane sia morto prima o dopo essere stato colpito dalle ogive. Su questo potrà fare chiarezza l’autopsia disposta dal magistrato che indaga sul possibile omicidio.
LE RISPOSTE DALL’AUTOPSIA
Sul posto i Vigili del Fuoco hanno analizzato la scena e rinvenuto tracce di liquido infiammabile utilizzato, molto probabilmente, per appiccare l’incendio. Occorre comprendere se l’azione sia stata compiuta per rendere irriconoscibile e non identificabile il cadavere o per lanciare un segnale. Potrebbe trattarsi, infatti, della punizione per uno sgarro avvenuto nell’ambito dei traffici illeciti della zona. Gli inquirenti stanno analizzando le ultime ore della vittima, per circoscrivere i suoi movimenti, interrogando i congiunti. Potrà risultare preziosa anche l’analisi del cellulare, qualora si riuscisse a recuperare i dati nonostante i danni provocati dalle fiamme.
(Il servizio nel video allegato)