Truffe al Servizio Sanitario Nazionale, 67 misure cautelari tra Napoli e Salerno
50 euro per un certificato di morte naturale e un supplemento di 20 per il test del DNA necessario alla cremazione. Peccato che tutte le documentazioni fossero false. E ancora casi di assenteismo e tagliandi per disabili rilasciati dietro compenso. Per questo i carabinieri del nucleo Nas hanno arrestato fra Napoli e Salerno 67 persone, fra carcere e domiciliari, tra cui figurano anche cinque dirigenti medici, impiegati comunali e numerosi imprenditori del settore funebre. Epicentro della truffa ai danni del sistema sanitario nazionale, con almeno 300 operazioni illecite appurate, il distretto dell’Asl Napoli 1 Centro di via Chiatamone, nel cuore del quartiere Chiaia. E proprio dall’azienda sanitaria partenopea è giunta la segnalazione che ha dato il via alle indagini.
Nel corso delle perquisizioni negli uffici delle imprese funebri (36 quelle finite nel mirino degli inquirenti) i militari hanno sequestrato decine di kit per l’esame del Dna e 35 mila euro.
Associazione per delinquere finalizzata al falso ideologico e materiale, corruzione, e truffa aggravata in danno del Servizio sanitario nazionale i reati contestati.
I dettagli delle operazioni sono stati forniti in conferenza stampa dal procuratore di Napoli, Nicola Gratteri e dal comandante del Nas di Napoli, Alessandro Cisternino. (Interviste nel video allegato)