Nuova speranza nel trattamento del colangiocarcinoma: uno studio sperimentale condotto dall’Istituto dei Tumori Pascale di Napoli potrebbe rappresentare una svolta significativa per i pazienti affetti da questa malattia rara ma sempre più diffusa.
Il colangiocarcinoma è una forma di tumore delle vie biliari per la quale non sono ancora note le cause, e la chemioterapia, finora l’unica cura riconosciuta, non sempre risulta efficace.
AVVIATO UNO STUDIO CON TERAPIA NEOADIUVANTE PER LE VIE BILIARI
L’Istituto dei Tumori Pascale ha avviato uno studio denominato Citation, coordinato da un team di esperti composto dal dottor Alessandro Ottaiano, responsabile scientifico, il dottor Francesco Izzo, chirurgo referente per la patologia e direttore della Chirurgia Epato-Biliare dell’Istituto, e il dottor Guglielmo Nasti, oncologo responsabile della Ssd-Terapie Innovative nelle Metastasi Addominali. Questo studio adotta una strategia promettente basata sull’immunoterapia come terapia “neoadiuvante”.
Nel contesto di questa innovativa ricerca, ai pazienti affetti da colangiocarcinoma viene somministrata una combinazione di due farmaci immunoterapici, il Durvalumab e il Tremelimumab, insieme alla chemioterapia convenzionale prima dell’intervento chirurgico. L’immunoterapia agisce stimolando il sistema immunitario per combattere le cellule tumorali e, contemporaneamente, migliora l’efficacia dell’azione antitumorale della chemioterapia. Questo approccio terapeutico offre diversi vantaggi, come la riduzione delle dimensioni del tumore per consentire una resezione chirurgica più efficace e il controllo precoce delle micrometastasi.
NUOVE PROSPETTIVE TERAPEUTICHE
L’obiettivo primario dello studio Citation è quello di aprire nuove prospettive terapeutiche per i pazienti affetti da colangiocarcinoma, una malattia estremamente insidiosa e complessa. Oltre all’Istituto dei Tumori Pascale di Napoli, che ha ideato e coordinato lo studio, parteciperanno al progetto altri cinque Gruppi Italiani: l’Università di Napoli “Federico II”, l’ospedale Cardarelli, l’ospedale San Camillo Forlanini/Spallanzani, l’ospedale Mauriziano, Umberto I°, l’Università di Verona e l’ospedale Borgoroma.
Il direttore generale del Pascale, Attilio Bianchi, si è dichiarato estremamente soddisfatto di questa iniziativa, affermando che la ricerca e l’innovazione sono fondamentali nella lotta contro il colangiocarcinoma. L’Istituto dei Tumori Pascale si conferma ancora una volta all’avanguardia e competitiva in questo ambito, offrendo un’opportunità di trattamento promettente ai pazienti affetti da tumori delle vie biliari.
VERSO LA SVOLTA PER LA CURA DEL COLANGIOCARCINOMA
L’importanza di questo studio risiede nel fatto che potrebbe portare a una vera e propria svolta nella cura del colangiocarcinoma. Se i risultati auspicati saranno raggiunti, la terapia “neoadiuvante” basata sull’immunoterapia potrebbe diventare una nuova opzione terapeutica efficace per i pazienti affetti da questa malattia.