sabato, Novembre 23, 2024
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Tumore ovarico, la Campania cambia rotta

A Napoli il confronto tra clinici, istituzioni e pazienti promosso da Acto

Tumore ovarico, la Campania cambia rotta

Tumore ovarico: migliora l’accesso alle cure grazie alla rete oncologica campana e al percorso diagnostico assistenziale. Negli negli ultimi anni è cambiata la rotta delle pazienti che non vanno più a curarsi fuori regione ma trovano entro i confini del luogo di residenza le risposte per terapie innovative. Si tratta di procedure personalizzate e sempre più efficaci contro un big killer che fino a qualche anno fa aveva poche possibilità di trattamento. Ad accendere i fari sull’importanza dell’accesso ai test genetico e genomico, sul percorso di cura (dall’intervento chirurgico alla terapia farmacologica personalizzata), e sull’importanza della scelta del centro di cura specializzato e sulle possibilità di convivere con il tumore ovarico oltre la patologia, scavando nel vissuto di centinaia di donne affette da cancro ovarico in Campania o a rischio di svilupparlo è l’Acto (Alleanza contro il tumore ovarico) che ha patrocinato a Napoli un confronto tra clinici, oncologi medici, chirurghi, istituzioni sanitarie con la sponsorizzazione di Gsk.

L’ESPERIENZA DEL PASCALE

“Il Pascale, l’Università Federico II, alcuni centri chirurgici certificati – avverte Sandro Pignata, primario del Pascale e responsabile scientifico della Rete oncologica campana (Roc), sono oggi centri attrattori di pazienti affette da tumore ovarico provenienti anche da altre regioni”.

IL LIBRO BIANCO

A settembre dello scorso anno Acto ha presentato al Ministero della Salute il primo Libro (bianco) illustrato sul tumore ovarico, intitolato appunto “Cambiamo rotta” dando voce ai bisogni e proposte delle donne con tumore ovarico. Un libro scritto dalle donne e che racconta storie di vita lungo il percorso affrontato da nove pazienti tra sintomi, controlli, diagnosi, test genetici e genomici, cure e opportunità e che raccoglie il contributo di clinici esperti nell’ambito della diagnosi e del trattamento di questo tumore.

IL CONFRONTO SULLA RICERCA

“Il nostro è un lavoro di rete – aggiunge Giovanni Gerosolima, presidente ACTO Campania – andando sul territorio, nelle regioni, per offrire informazione e sostegno”.
Al confronto è intervenuto anche Francesco Perrone, presidente nazionale Aiom e direttore dell’unità Sperimentazioni cliniche del Pascale.

(Interviste nel video allegato)

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