Tutela beni Curia, protocollo d’intesa tra chiesa, procura e ministero
Suscitò non poche polemiche un recente servizio della trasmissione Report sulla gestione dei beni immobili di proprietà della curia di Napoli, affidati o donati ad associazioni e privati. A questa problematica dà una risposta il protocollo d’intesa che, affida alla sovrintendenza dei beni culturali, con la supervisione della procura di Napoli, la gestione del patrimonio immobiliare di proprietà della Chiesa di Napoli. L’intesa è stata firmata ieri dall’arcivescovo don Mimmo Battaglia, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano e il procuratore Nicola Gratteri.
Il quale ha spiegato: “È importante perché mette in rete la Chiesa, la Procura, la Sovrintendenza, quindi il Ministero della cultura, oggi c’è qui anche il ministro per sottolineare l’importanza di questo protocollo, per fare sinergia, per impedire che continuino gli scempi all’arte, alla cultura, alla bellezza“.
PROTOCOLLO PER CONTRASTARE ILLECITI E TUTELARE IL PATRIMONIO CULTURALE
Grazie all’accordo, si punta al contrasto delle condotte illecite di occupazione di immobili di proprietà della Diocesi di particolare interesse storico e artistico; al contrasto delle attività edilizie e urbanistiche abusive; al contrasto delle azioni di danneggiamento, devastazione e saccheggio di immobili o di oggetti d’arte o di interesse storico, artistico e archivistico di proprietà della Diocesi; alla ricognizione dei beni storici e artistici oggetto di sequestro penale nel corso degli anni e affidati in giudiziale custodia alla Soprintendenza o a locali e depositi della Diocesi.
LA TUTELA DEI BENI
Sulla questione è intervenuto così Francesco Beneduce, Vicario del vescovo: