mercoledì, Dicembre 18, 2024
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Tv in Campania, rivoluzione sul telecomando: chi sale e chi scende

E’ stata pubblicata la Graduatoria di assegnazione provvisoria delle Tv campane attraverso l’assegnazione LCN (logical channel numbering ovvero numerazione automatica sul telecomando) e non mancano le soprese. I posti più ambiti, dal 10 al 19, immediatamente a ridosso del pacchetto dei network, subiscono una piccola rivoluzione. Tra conferme, promozioni e bocciature, il documento redatto dal Ministero dello Sviluppo Economico, ha avuto un effetto dirompente per gli editori. Domani è in programma una videocall col Ministero durante la quale molti proveranno a fare valere le proprie ragioni, contestando i risultati. In attesa di eventuali sorprese, sono 5 le categorie attraverso le quali sono stati attribuiti i punteggi che hanno poi definito la graduatoiria finale: qualità della programmazione, dipendenti, giornalisti, storicità del marchio e dati Auditel. Sulla scorta delle valutazioni, da casa sul telecomando, i cittadini campani troveranno questo scenario.

LA NUOVA GRADUATORIA LCN

Al numero 10, guida la pattuglia, Canale 21, storica emittente di proprietà della famiglia Torino che sale dal numero 12 al numero 10. La tv con sede in via Scarfoglio, quest’anno ha ulteriormente incrementato gli ascolti grazie a scelte indovinate, non ultima quella di affidare un programma il lunedì a Peppe Iodice, con risultati in termini di ascolti di particolare interesse.
Al numero 11 si conferma Televomero, altra tv cara ai napoletani, condotta con grande attenzione dalla famiglia Tajani nella sede nel cuore del quartiere collinare. Anche Televomero incrementa i propri ascolti e risulta esempio di pianificazione e programmazione nel panorama generale.
Al numero 12 scende Canale 9, emittente con sede nel cuore del centro storico di Napoli, editata da Teleoggi Spa e che negli utlimi anni ha ceduto spazi considerevoli di palinsesto a 7 Gold.
Al numero 13 sale Tele A, emittente con sede in via Argine, fondata da Alfredo Abbaneo e diretta da Giuseppe Abbaneo, precedentemente collocata al numero 18. Tele A, nel corso degli anni, ha sempre potenzaito i segnali, risultando anche oggi una delle più “visibili” in Campania.
Al numero 14 perde una posizione Canale 8, emittente di Riccardo e Turi Romano, fratelli produttori che confermano sostanzialmente l’alta caratura dei programmi e gli ottimi ascolti.
Al numero 15 compare Telecapri, tv isolana dalle grandi vocazioni di proprietà di Costantino Federico e che recupera ben 4 posizioni.
Al numero 16 la vera sorpresa: dal 696 fa un balzo poderoso nella top ten Otto Channel, emittente sannita di proprietà di fatto di Oreste Vigorito, patron del Benevento e proprietario della testata Il Roma.
Al numero 17 altra novità: al posto di Piuenne, che scivola al 78, compare Prima Tivvù 2. Emittente irpina diretta da Antonella Gensale, ha una forte vocazione orientata all’informazione.
Al numero 18 perde tre posizioni Li.Ra, l’emittente fondata nel 1981 da Pompeo Onesti ora di proprietà di Raffaele Budetti. Sugli schermi trova ampio spazio sempre il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
Al numero 19 chiude la pattuglia TvLuna, l’emittente di Pasquale Piccirillo, che perde 5 posizioni ma conferma un ottimo punteggio per la programmazione. La tv dello sport, con particolare attenzione al Napoli, si assicura un posto nella top ten regionale.

LE REAZIONI: PAOLO TORINO (CANALE 21)

“Sicuramente a noi fa piacere avere preso la prima numerazione così come ci fa piacere che ci siano nuovi ingressi meritevoli. – E’ la dichiarazione dell’editore di Canale 21, Paolo Torino -. Negli anni precedenti, ovvero dal 2009, avevamo il 12 e comunque abbiamo manteuto la leadership. Il numero è importante ma la cosa fondamentale sono i cotenuti. Diciamo pure che la vertrina dell’arco dal 10 al 19 è bellissima e la prima è la vetrina più luminosa”.
Questa comunicazione quasi improvvisa vi ha colti di sorpresa?
“Sul tema c’è rammarico perché ancora una volta il Ministero commette errori e forti imperfezioni. Mi riferisco al fatto che venire a conoscenza di questa nuova numerazione con questa tempistica è inaccettabile. Noi viviamo di comunicazione e ci troviamo a confrontarci con una comunicazione così sbagliata. Da qui a un mese, e non sappiamo ancora la data, ci sarà un cambiamento epocale, sia per la frquenza che per la numerazione. E quindi noi avremmo dovuto lavorare con strategie e anticipo, invece tutti si dovrà fare molto in fretta”.
Come evolve la Tv regionale?
“La tv regionale deve essere la tv del territorio quindi deve rappresentare quello che accade. Abbiamo un potenziale di quasi 6mlioni di utenti, con caratteristiche che legano anche le altre province al capoluogo. L’informazione, in questo ragionamento, è strategica. Noi partiamo la mattina alle 6.30 fino alle 9, poi 3 edizioni di Tg sette giorni su sette. A questo aggiungiamo dirette per eventi ed eventuali fatti di cronaca. Insomma due terzi del nostro sforzo produttivo è orientato all’informazione. E’ la scelta più dispendiosa, ma è anche quella più facile perché il materiale non manca mai”.
Calcio e Tv, in Campania un binomio inscindibile. E invece, quest’anno, avete scelto di non produrre un programma sportivo il lunedì: come mai?
“Il calcio, il Napoli e speriamo anche Salernitana e Benevento nel massimo campionato – conclude Torino -, rappresentano un potenziale altissimo per l’utenza perché si vive di pane e pallone. Quello che è venuto un po’ a mancare è il classico dibattito il lunedì sera, perché troppo distante dall’attualità dell’evento. I mezzi di comunciazione oggi, le varie piattaforme, fanno si che immediatamente dopo il fischio finale quel “processo” che avveniva in tv viaggi sui cellulari, sui social e quindi esaurisca il suo potenziale entro 24/48 ore. Il calcio è un grandissimo aggregatore che ci consente di avere tutta la famiglia davanti al teleschermo ma bisogna raccontarlo in diretta o immediatamente dopo, il lunedì meglio farsi una bella risata”.

LE REAZIONI: GIOVANNI TAJANI (TELEVOMERO)

“I dati come sono venuti fuori li avevamo un po’ immaginati proprio in quest’ordine – racconta Giovanni Tajani, editore di Televomero -. In effetti negli ultimi tempi siamo stati sempre attenti a leggere nelle varie graduatorie i risultati ipotizzati. Si confermano le nostre tesi e fondamentalmente per Televomero c’è una grande conferma dell’11, che è un valore aggiunto per il nostro palinsesto”.
C’è però anche una bella novità in questa nuova assegnazione di LCN…
“Si, in effetti siamo ancor più soddisfatti in quanto questa nuova numerazione porterà a una visibilità su un’intera Regione, quindi allarghiamo i confini (Televomero sarà sull’11 in tutte le province). Quindi c’è un nuovo impegno e una nuova sfida da parte di Televomero, quella di portare la nostra informazione in altri territori, pertanto ci proiettiamo con entusiasmo in questa nuova avventura”.
Sebbene lo schema di base della nuova graduatoria sia molto simile a quella precedente alcune oscillazioni e alcune novità appaiono evidenti…
“Ho guardato i dati delle altre emittenti, a parte qualche numerazione che cambia, credo che sia normale nella vita di un’azienda avere delle oscillazioni, con numeri che si possono leggermente modificare. Non vedo alcun problema in queste differenze. Apprezziamo il fatto che ci siano delle new entry su questo territorio che vanno a prendere posto rispetto ad altre che hanno completato un ciclo di produzione e si sono visti relegare in un’altra fascia di numerazione. Saranno poi i telespettatori ad apprezzare e valutare questa nuova classifica di telecomando”.

 

 

 

 

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