Sul palco del San Carlo si ballava per la pace, mentre all’esterno un gruppo di cittadini ucraini manifestava contro la Russia.
Putin è un terrorista, recitava uno degli striscioni della protesta organizzata in strada dopo le dichiarazioni divisive del console ucraino, Maksim Kovalenko, che aveva invitato i ballerini ucraini a disertare l’evento con i colleghi russi.
Bandiere gialle e blu e della pace, cartelli con le foto di civili uccisi, di edifici bombardati hanno scandito la contestazione dei rappresentanti della comunità Ucraina, che a Napoli conta circa 25mila persone.
L’iniziativa del Massimo, che avrebbe dovuto rappresentare un inno alla pace, ha invece messo in campo la divisione tra i due popoli.