Un teatro all’improvviso. È spuntato così, senza grandi annunci e tagli di nastro, nell’oceano di friggitorie e fast food del centro storico di Napoli.
Un’inversione di tendenza nella zona dei decumani, vittima della cosiddetta gentrificazione e dove, il turismo di massa, ha determinato negli ultimi anni la sostituzione di vecchie botteghe e storici negozi con grandi catene del food o piccole cucine gestite da poche persone. Alla giusta distanza dal mare di tavolini, son spuntate 55 poltroncine e un boccascena, con un camerino per gli artisti e un retropalco che richiamano scenografie eduardiane.
PRESIDIO DI CULTURA NAPOLETANA IN UN TIPICO BASSO
In un tipico basso, in via Atri, decumano superiore. TheAtri il nome del piccolo presidio di cultura napoletana, un gioco di parole anglo partenopeo, frutto di un’idea dei tre amici artisti che hanno deciso che il cuore di Napoli andava rianimato con canzone musica e teatro locali: Alan de Luca, Francesco Palmieri e Marco Amoroso.
THEATRI SARA’ ANCHE UN’ACCADEMIA D’ARTE
Incanto napoletano lo spettacolo inaugurale, un repertorio della canzone napoletana tra il 700″ e il 900″ con cambi d’abito e coreografie tradizionale, ma Theatri sarà anche un’accademia d’arte dove i giovani del quartiere potranno partecipare ai corsi di musica e teatro organizzati presso la struttura.