lunedì, Settembre 1, 2025
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Venezia, Gianfranco Rosi e la sua Napoli in bianco e nero

Una Napoli tra il Golfo e il Vesuvio, tutta in bianco e nero, sugli schermi della 82esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia

“Come tutti i miei film, mi apro a un racconto e non so mai dove mi porterà”, così Gianfranco Rosi, in un servizio di Nicola Roumeliotis per Ansa, presenta il suo film “Sotto le Nuvole” in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia.

La Napoli del tempo sospeso

Sotto le Nuvole” concorre per il Leone D’Oro durante questa 82esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia.

Gianfranco Rosi, già vincitore di questo premio nel 2013, stavolta porta una Napoli tra il Golfo e il Vesuvio, tutta in bianco e nero. Il documentario, girato in tre anni, “si è formato attraverso gli incontri che ho avuto in questo tempo, passato tra i Campi Flegrei e il Vesuvio“, continua Rosi.

Riprese, incontri, personaggi, che poi riflettono gli stessi luoghi che abitano… nasce tutto dall’idea di raccontare questo senso della stratificazione, del tempo sospeso, che è una costante di Napoli“.

Napoli, un’immensa macchina del tempo

Napoli è come un’immensa macchina del tempo che attraversa paesaggi e storia. Uno dei personaggi del film, infatti, è la circumvesuviana che è come un enorme carrello che ci porta attraverso varie storie“.

Così Gianfranco Rosi sintetizza il suo documentario in concorso a Venezia, un film che si auspica di far entrare ciascuno in comunicazione con lo schermo attraverso la propria personale storia.

Una narrazione del presente e del passato e, ancor di più, della comunicazione che c’è tra questi due grandi momenti.

Spesso la città di Napoli viene accostata alla quotidianità intesa come oggi si sa, domani capiamo (un luogo comune o una scelta di vita, dipende dai singoli casi); ebbene Rosi entra in contatto con questa dinamica perché il suo cinema “è basato sul caso e sulla necessità, perché tutto nasce per caso e poi diventa necessario“, continua nel servizio di Ansa.

Il Vesuvio in bianco e nero

Una particolarità, “fatta per scelte narrative“, dichiara il regista, è che il film è in bianco e nero. La Napoli sospesa, delle zone vulcaniche, che quasi come fosse una provocazione ai colori presenti in quelle aree, viene dipinta con due sole tonalità.

Uno sforzo a capire altro, forse. Una sfida a immaginarli, quei colori.

82esima Mostra del Cinema di Venezia

L’82esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, ha acceso i riflettori al Lido mercoledì 27 agosto e durerà fino a sabato 6 settembre 2025, sotto la direzione artistica di Alberto Barbera. A dare il via alla serata inaugurale, l’attrice Emanuela Fanelli, sul palco con il ruolo di conduttrice (e non più madrina, come le precedenti edizioni).

Il festival si è aperto con la proiezione de “La grazia” di Paolo Sorrentino. Al centro del racconto un immaginario presidente della Repubblica italiana alle prese con scelte moralmente e politicamente complesse, interpretato da Toni Servillo.

La chiusura della kermesse, invece, sarà affidata a “Chien 51” del regista e sceneggiatore francese Cédric Jimenez.

A concorrere per il Leone D’Oro, 21 film selezionati. Tra i più attesi il Frankenstein di Guillermo del Toro (con Oscar Isaac e Jacob Elordi), Bugonia di Yorgos Lanthimos, Jay Kelly di Noah Baumbach e A House of Dynamite di Kathryn Bigelow.