Cari lettori, anche il nostro sito videoinformazioni.com aderisce allo sciopero dei giornalisti italiani indetto dalla FNSI. Per questo motivo le pagine oggi non saranno aggiornate e le pubblicazioni riprenderanno dalle 6 di domani.
PERCHE’ SCIOPERANO I GIORNALISTI?
“In difesa dei diritti, degli stipendi e per non avere giornalisti riicattabili”. Queste le motivazioni ell’astensione dal alvoro dei giornalisti italiani, indetta dalla Federaziona Nzionale della Stampa. I motivi sono stati illustrati ieri in piazza Santi Apostoli, a Romna, dalla segretaria della FNSi, Alessandra Costante. Nell’occasionensono intervenuti rappresentanti sindacali a tutti i livelli e esponenti degli organismi di categoria. La mobilitazione è stata decisa per sollecitare il rinnovo del contratto di lavoro scaduto nel 2016. Il sindacato rivendica il riconoscimento anche economico del ruolo che il giornalismo riveste nell’ordinamento democratico e per questo domani sarà in piazza nelle principali città italiane.
COSTANTE: “DA VENT’ANNI CHE NON SCIOPERAVAMO”
“È da venti anni che i giornalisti non protestano – ha sottolineato la segretaria della Fnsi, Alessandra Costante -. Vogliamo il mantenimento dei diritti che gli editori vogliono toglierci e la difesa degli stipendi che hanno perso il 20% del potere d’acquisto a causa dell’inflazione”. “Scioperiamo per tutta la categoria, tenendo insieme i dipendenti e i collaboratori – ha proseguito -. Siamo di fronte a grandi sfide tecnologiche. Non voler regolamentare l’intelligenza artificiale nel contratto significa volerla usare per i sostituire i giornalisti“.
BARTOLI (ODG): “LOTTIAMO PER LA DIGNITA'”
In piazza anche il presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Bartoli. “C’è una parola che unisce tutti i giornalisti, dipendenti e collaboratori ed è la parola dignità. Se non si restituisce dignità siamo perduti – ha detto -. Ci sono segnali da questa piazza e da tante redazioni che ci dicono che i colleghi sono pronti a riprendersi i diritti. Ci sono editori che tengono giocatori che costano 20 milioni in panchina, editori che tentano la scalata a Generali, editori che posseggono cliniche finanziate dallo Stato. Eppure, nonostante i finanziamenti pubblici, non si trovano soldi per un rinnovo contrattuale”.
SILVESTRI: “DIFENDIAMO DIRITTO ALL’INFORMAZIONE”
Il segretario aggiunto della Fnsi, Claudio Silvestri, ha parlato della situazione dei giornalisti sotto scorta nelle regioni del Sud. “In certe zone l’informazione è affidata solo a giornalisti coraggiosi – ha detto -. Diversi sono sotto scorta e nessuno di loro è dipendente. Questo sciopero serve anche a difendere il diritto all’informazione nel meridione, perché la verità è che si sono due Italie”.
