220 imprese vitivinicole selezionate dalle Camere di Commercio e dalla Regione Campania protagoniste del Vinitaly 2023 che si è aperto oggi a Verona. Conferenza stampa di apertura, con l’assessore regionale Nicola Caputo e il Presidente di Unioncamere Campania, Ciro Fiola.
“La partecipazione al Vinitaly 2023 – ha detto Fiola – sottolinea il duraturo e costante impegno del Sistema Camerale campano nei confronti di un importante settore come quello vitivinicolo. In più disegna un modello innovativo di promozione di prodotto, delle aziende produttrici e dei territori che ne custodiscono la storia, la cultura e la tradizione. Anche quest’anno le 220 aziende saranno protagoniste assolute delle degustazioni, degli incontri con la stampa di settore e con le delegazioni di buyers presenti in fiera. Il Sistema Camerale e la Regione Campania concorrono anche quest’anno in maniera decisa alla promozione del settore”.
I PRIMI IN ITALIA A PROMUOVERE IL SETTORE CON IL SIVEL
D’altra parte la nostra realtà territoriale è stata la prima a promuovere, fin dagli anni ’70 una fiera del vino e dei liquori denominata “Sivel” e che si teneva nel padiglione Caboto della Mostra d’Oltremare di Napoli (che potremmo anche pensare di riproporre). Al centro dell’azione promozionale di oggi c’è il prodotto vino, che scaturisce dalla relazione territoriale tra tradizione, esperienza e capacità di affinarne la qualità. In nessun territorio è possibile riscontrare queste questo legame così intimo che si traduce in una straordinaria esperienza sensoriale. E’ per questo che occorre fornire impulso e sostegno al sistema delle imprese, che devono essere sempre più capaci di raccontare una storia talvolta millenaria, attraverso i luoghi da cui provengono i grandi vini campani, la cui origine è universalmente conosciuta. Tra gli aspetti da considerare come elemento propulsivo per la promozione c’è l’Enoturismo. Quel settore del turismo che unisce la scoperta del territorio alla visita di vigne e cantine. Che porta il visitatore a conoscere gli strumenti di coltura e produzione, a degustare ed acquistare il vino prodotto in azienda a conoscere il vino nel suo luogo di produzione”.
PUNTARE SU ENOTURISMO E CONSORZI
“La filiera turistica ha ricadute importanti sul settore agroalimentare italiano dal momento che per oltre 7 turisti su 10 il souvenir preferito è ormai un prodotto del food & wine made in Italy. La Campania non fa eccezione. Ed è intorno a questa straordinaria opportunità che bisogna costruire il futuro del settore. Facendo sistema, potendo contare su una risorsa ambientale territoriale e storica che non ha eguali nel mondo. Che abbina all’esperienza della scoperta dei territori, il concetto di Bellezza, intorno al quale il fascino del vino è il giusto e imprescindibile ingrediente. Ma accanto a questo occorre aumentare il potenziale di offerta all’estero dove è forte la richiesta di qualità made in Italy. E per compiere questo percorso virtuoso la ricetta è ancora quella di fare sistema, magari con i Consorzi, in maniera convinta e decisa. Per guadagnare quote di mercato che sono pronte ad accogliere la straordinaria offerta vitivinicola campana”.