martedì, Dicembre 24, 2024
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Violenza a Napoli, Nicola Gratteri: “Non è il Sud America”

Violenza a Napoli, Nicola Gratteri: “Non è il Sud America”

“A Napoli c’è un problema di violenza, ma paragonarla a una città del Sud America è un’affermazione forte che non condivido e ingrata”. Lo ha affermato Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica di Napoli, a margine della firma del protocollo d’intesa col Comune di Napoli per lo sviluppo di iniziative in materia di Beni Culturali.

Problema delle “stese”

Il procuratore ha ricordato che a Napoli ci sono diversi livelli di camorra ma di sicuro quella che da più fastidio e che tocca direttamente le persone e quella di strada come le stese:  “Fenomeno a cui – ha aggiunto – non riesco ad abituarmi, non le capisco anche sul piano criminale”.

Un pensiero quello del procuratore che si contrappone invece all’allarme baby gang e violenza minorile che nelle scorse settimane aveva lanciato invece il prefetto di Napoli Michele di Bari che invece nel corso di un tavolo per la sicurezza aveva invocato una stretta sulla diffusione delle armi e la nascita percorsi dedicati ai giovani per far riscoprire loro determinati valori. Di Bari aveva anche evidenziato come Napoli, al di là degli allarmi, mostra una grande capacità di reazione.

Gratteri sugli omicidi

Gratteri, poi ha portato ad esempio alcuni numeri gli omicidi: “Gli ultimi 25 omicidi 18 sono stati scoperti. E se diciamo che noi siamo in un territorio di camorra 18 su 25 sono assai. Cioè sono assai 25 morti ma sono assai anche 18 amici scoperti. Quindi parlare di città sudamericano, parlare di una città in mano alle mafie non è giusto perché io non voglio fare nomi di altre città… però fate uno studio sulle grandi metropoli italiane del nord, non del sud, del nord e poi mi dite se Napoli è più pericolosa o meno pericolosa”.

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