Violenza sulle donne, a Casalnuovo il progetto “Svolte”
La “svolta” è stata il loro primo stipendio. Il lavoro che ha garantito loro autonomia economica, passaggio fondamentale per lasciare i rispettivi mariti dopo anni passati a subire violenza tra le mura domestiche, 150 donne lo hanno trovato grazie a uno sportello attivato dall’amministrazione comunale di Casalnuovo, in provincia di Napoli. “Svolte” il titolo del progetto, il cui bilancio è stato il filo conduttore di una serie di iniziative messe in campo dal sindaco, Massimo Pelliccia, per la settimana contro il femminicidio e la violenza di genere.
NON UN ROMANZO MA UN LIBRO PER INFONDERE IL CORAGGIO DI TESTIMONIARE
Una settimana cominciata con una fiaccolata in onore di Giulia Cecchettin e terminata con una mostra (Dentro di Noi di Laura Niola) e un incontro, nella sede di Palazzo Lancellotti, tra gli studenti delle scuole del territorio e Filomena Lamberti, la donna che nel 2012 passò alle cronache per essere stata sfigurata con una bottiglia di acido dal marito dal quale voleva separarsi. Oggetto dell’incontro, il libro Un’altra vita, scritto da Filomena Lamberti.
COME OPERA “SVOLTE”
Il progetto aiuta le donne a raggiungere quell’indipendenza economica necessaria per allontanarsi dai mariti violenti. Dopo la denuncia alle forze dell’ordine, le vittime si rivolgono allo sportello di “Svolte” che in prima battuta mette a loro disposizione un sostegno psicologico. La seconda fase prevede un po’ di formazione e poi la ricerca di un impiego in linea con le rispettive attitudini.