Vivibilità e rumori molesti, il tribunale smentisce gli abitanti di vico Quercia
Il tribunale smentisce i residenti di vico Quercia a Napoli e stavolta dà ragione ai baretti. Sentenza che fa discutere quella arrivata ieri con cui si “accoglie il reclamo” dei locali contro il precedente provvedimento con cui si predisponevano “una vigilanza privata per limitare i rumori, supporti antirumore ai piedi dei tavoli” e il “divieto di vendita in vetro oltre le 23”. Insomma, la querelle sul disturbo della quiete pubblica continua.
Sul tema l’avvocato Gennaro Esposito, presidente del Comitato per la vivibilità cittadina, un nuovo ricorso avverso l’ordinanza. “La nuova pronuncia – è la posizione del Comitato Vivibilità Cittadina, a sostegno dei ricorrenti – annulla l’ordinanza del 28 gennaio, con cui lo stesso tribunale aveva riconosciuto il diritto alla salute e all’abitazione dei ricorrenti. Esprimiamo piena solidarietà alle 70 famiglie di residenti”.
I legali dei locali, dal canto loro, “esprimono grande soddisfazione per l’ordinanza che – dicono – in accoglimento totale del reclamo proposto da noi ha annullato l’ordinanza precedentemente emessa. Siamo soddisfatti del fatto che il Tribunale abbia riconosciuto la totale assenza di prove circa l’asserito danno lamentato dai residenti, nonché l’assenza del pericolo di conseguenze irreparabili che giustificassero l’adozione di provvedimenti inibitori ai danni dei nostri assistiti. Finalmente gli imprenditori di vico Quercia possono tornare a lavorare in serenità, come sempre nel rispetto della cittadinanza e fiduciosi nella giustizia”.