Cambia il governo, cambiano i ministri ma i lavoratori che perdono il posto sono sempre gli stessi.
Sono gli stessi anche i vertici dell’americana Whirlpool ed è con loro che il neo ministro dello Sviluppo economico, Giorgetti, dovrà provare a far ripartire la trattativa per cercare di riaprire i cancelli dello stabilimento napoletano di via Argine, chiuso oramai dal 31 ottobre, o quanto meno offrire una soluzione alternativa adeguata per i 350 operai.
Una delegazione di 140 lavoratori si è recata questa mattina a Roma proprio per portare la vertenza all’attenzione del governo Draghi.
Una manifestazione con i sindacati davanti la sede del mise e poi l’incontro con Giancarlo Giorgetti, chiamato a riuscire laddove hanno fallito i suoi predecessori, Luigi di Maio e Stefano Patuanelli.
Proroga del blocco dei licenziamenti, nessun fondo per le aziende che non tutelano i lavoratori e convocazione del tavolo monotematico su Whirlpool. Questi i temi al centro dell’incontro.
Al ministro i sindacati hanno chiesto inoltre di utilizzare una quota del recovery fund per il tessuto imprenditoriale in difficoltà. Il ministro si è detto disponibile ad occuparsi della vertenza dalla prossima settimana.
Ma questo lo dissero anche i suoi predecessori.