lunedì, Novembre 18, 2024
HomeAttualitàZes unica nel Mezzogiorno, ecco cosa cambia per lavoro e imprese

Zes unica nel Mezzogiorno, ecco cosa cambia per lavoro e imprese

Verranno estese a tutto il Mezzogiorno le misure di semplificazione e di sostegno alle imprese per le Zone Economiche Speciali

Addio a mappe millimetriche per far rientrare i Comuni aderenti in una delle attuali otto Zes esistenti al Sud. Attualmente accade che un’impresa con sede in un Comune non aderente alla zona economica speciale è totalmente tagliata fuori dagli incentivi e dalle decontribuzioni per il lavoro.

Con la proposta illustrata ieri dal ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto a Bruxelles alla vicepresidente esecutiva della Commissione europea per la Concorrenza, Margrethe Vestager, cambiano gli scenari e sopratutto le prospettive.

Un bilanciamento rispetto al ddl sull’Autonomia differenziata, secondo i commenti delle opposizioni. Un rafforzamento del sistema Ue per sostenere la crescita e la competitività dell’intero Mezzogiorno d’Italia, secondo il comunicato stampa rilasciato ieri al termine dell’importante riunione a Bruxelles.

Le regioni interessate sono: Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Molise, Calabria, Sicilia e Sardegna.

I VANTAGGI PER LE IMPRESE E IL MONDO DEL LAVORO

“Verranno estese a tutto il Mezzogiorno le misure di semplificazione e accelerazione delle procedure di approvazione e autorizzazione, e di sostegno alle imprese per le Zone Economiche Speciali. Gli strumenti di incentivazione saranno improntati a principi di certezza e stabilità del quadro normativo e di semplificazione procedurale, coprendo un orizzonte temporale più esteso rispetto agli attuali strumenti”, spiega la nota.

Tutto questo avverrà “in coerenza con i diversi strumenti di programmazione pluriennale europei e nazionali: il Pnrr e il relativo capitolo ‘REPowerEU’, la politica di Coesione e il Fondo di Sviluppo e Coesione”.

“Sul piano operativo – continua la nota -, si estende a tutto il Mezzogiorno l’autorizzazione unica per l’avvio delle attività produttive e la riduzione di un terzo dei termini di conclusione dei procedimenti. Trasparenza ed efficienza dell’intero processo saranno assicurate attraverso uno ‘Sportello Unico Digitale'”.

SUL TAVOLO ANCHE LA MISURA “DECONTRIBUZIONE SUD”

Durante l’incontro di Fitto con Vestager è stato anche avviato il confronto con la Commissione in ordine all’intenzione di rendere strutturale la misura “Decontribuzione Sud”, in scadenza al 31 dicembre 2023. “Come già fatto a fine 2022, quando siamo passati dalla proroga semestrale a quella annuale, il governo – riferisce la nota – intende promuovere un quadro normativo stabile pluriennale di riferimento per le imprese e per i lavoratori, al fine di sostenere l’occupazione nel Mezzogiorno, in particolare per le donne e i giovani”.

LA DISPONIBILITA’ DELLA VESTAGER

La vicepresidente esecutiva Vestager “ha espresso la piena disponibilità della Commissione ad aprire un dialogo con il governo italiano per la trasformazione di questo strumento in una misura strutturale e permanente, rendendola al tempo stesso più orientata agli investimenti, e andando così incontro alle necessità e alle sfide per la crescita economica del Mezzogiorno”.

LA SODDISFAZIONE DEL MINISTRO FITTO

Il ministro Fitto, riferisce ancora la nota, si è detto “molto soddisfatto dell’incontro”, e ha sottolineato il fatto che “queste misure rappresentano importanti strumenti per accrescere l’attrattività e la competitività del Mezzogiorno d’Italia riducendo i divari con il resto del Paese e dell’Ue”.

Secondo Fitto, “la Zes unica rappresenta un’importante opportunità di sviluppo e di attrazione degli investimenti, che insieme all’utilizzo efficace delle risorse europee e nazionali può rendere il Mezzogiorno d’Italia un riferimento importante, non solo del nostro paese ma di tutto il continente europeo”.

“Si tratta – ha sottolineato ancora Fitto – di un vero e proprio volano decisivo per l’economia del Sud, dell’Italia e del Mediterraneo, e capace di segnare una svolta per il rilancio anche in termini di rinnovata centralità dell’intera area”.

Il ministro ha giudicato poi “positiva” anche “l’apertura” della vicepresidente della Commissione sulla misura “Decontribuzione Sud”, che “si cercherà di rendere strutturale, dando così certezza normativa e temporale a imprese e lavoratori”.

Skip to content