Storie di resistenza, Napoli ne offre da più di un secolo. Il farsi secco per non morire non passa di moda e come filosofia torna utile per sopravvivere alla crisi economica provocata dalla pandemia, che ha imposto chiusure e continue restrizioni.
Ha resistito alle minacce della camorra e alle conseguenze giudiziarie delle sue denunce, alle ritorsioni nel suo locale by night per i fastidiosi e continui appelli a ripristinare la legalità nel centro storico di Napoli e ora, prova a resistere alla zona rossa Fabrizio Caliendo.
Imprenditore storico della movida napoletana, scappato da Pozzuoli anni fa dopo aver denunciato il racket, punta a sconfiggere la zona rossa convertendo il suo locale, in piazzetta San Giovanni Maggiore a Pignatelli, lo storico Kestè.
Un nuovo modello di gestione di impresa necessario per sopravvivere alle regole covid e che molti privati del centro storico stanno già seguendo. E per farlo Fabrizio Caliendo ha lanciato una campagna di crowdfunding che sta riscuotendo enorme successo sulla rete.