giovedì, Aprile 25, 2024
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Addio allo Spid? Ecco cosa cambierà per 35 mln di titolari

Prevista la fusione con la carta d'identità elettronica dotata di microchip capace di fornire i servizi assicurati dallo Spid.

Addio allo Spid? Ecco cosa cambierà per 35 mln di titolari

Quasi 35 milioni di identità digitali (il cosiddetto Spid) in soffitta dopo il 23 aprile? E’ questa la data di scadenza della proroga dei contratti stipulati dall’Agenzia per l’Italia digitale con i provider fornitori del servizio.

Nonostante gli incontri presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, attualmente non c’è ancora un accordo per regolare il servizio previsto per i gestori.

I GESTORI DELLO SPID CHIEDONO ADEGUAMENTO ECONOMICO PER I SERVIZI

Queste società non ritengono congruo il contributo statale previsto per coprire i costi, anche in ragione dell’aumento delle richieste nell’ultimo anno.

Ma lo scenario dello Spid è ancora più a tinte fosche. Il ballo anche la fusione con la carta di identità elettronica.

IN CANTIERE LA FUSIONE CON LA CARTA DI IDENTITA’ DIGITALE CON MICROCHIP

Un progetto che sta diventando concreto, grazie anche alla posizione assunta dalla premier Giorgia Meloni riguardo  la fattibilità di un’unica identità digitale.

In pratica si tratta finalmente di trasformare la carta di identità digitale in un vero e proprio borsellino elettronico che, grazie al microchip, può garantire l’accesso a tutti i servizi.  Si tratta, in sintesi, di trasferire sulla carta elettronica digitale, anche gli attuali servizi resi possibili con lo Spid.

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