giovedì, Marzo 28, 2024
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Al Cardarelli madre e figlia partoriscono a poco più di 24 ore di distanza

Al Cardarelli madre e figlia partoriscono a poco più di 24 ore di distanza

Mara e Paola condividono la stanza di degenza del Cardarelli nel reparto di ostetricia e ginecologia.

Hanno dato alla luce a poco più di di 24 ore di distanza due bellissimi bambini. Futura e Giovanni.

La particolarità di questo doppio parto, però, è che Mara e Paola sono madre e figlia e hanno partorito in modo spontaneo.

Mara ha 35 anni, nel 2002 quando nacque la figlia Paola ne aveva 15. Oggi insieme hanno scelto l’ospedale napoletano per gli elevati standard di sicurezza che garantisce alle partorienti ed ai bambini.

Futura e Giovanni pesano rispettivamente 3,8 kg e 3,4 kg e sono in ottima salute, così come le loro madri. Già nei prossimi giorni potrebbero essere dimesse.

Dice Claudio Santangelo, primario dell’ostetricia e ginecologia del Cardarelli: “Le signore Mara e Paola stanno bene, così come i loro meravigliosi bambini. Come reparto, abbiamo come priorità tutelare la salute e il benessere delle donne e dei nuovi nati; lo facciamo lavorando di continuo sui percorsi di sicurezza e intervenendo sull’accoglienza e il supporto alle neomamme”.

Il Cardarelli nel 2022 ha registrato circa 740 parti, segnalandosi per un lieve aumento rispetto all’anno precedente. L’accompagnamento al parto naturale avviene utilizzando la tecnica del parto in acqua, la cromoterapia, l’aromaterapia e, da poco, la tecnica del Rebozo.

Dice Antonio d’Amore, Direttore Generale, del Cardarelli: “Faccio i migliori auguri alle neomamme e ringrazio le ostetriche, gli infermieri, gli OSS e i Medici per il lavoro che fanno nell’accompagnamento delle donne al parto. La nostra Azienda si caratterizza per la gestione di gravidanze ad elevato rischio ed a maggiore complessità; anche in questo ambito il nostro ospedale è un punto di riferimento importante, rappresentando una risorsa di primo piano nella gestione delle emergenze. Il nostro obiettivo deve essere promuovere una corretta diagnosi e gestione dei parti potenzialmente a rischio, così da limitare la necessità di intervenire in emergenza.”  

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