Arrestato esponente del clan Abbinante, latitante da 6 mesi
La scacchiera del clan Abbinante, sodalizio criminale che giocò un ruolo di primo piano durante la prima faida di Scampia e tutt’ora attivo nelle “roccaforti” del rione Monterosa e dell’Ises, continua a perdere pezzi.
Dopo l’arresto ad inizio maggio di Francesco Abbinante, ritenuto dagli inquirenti il reggente dell’omonimo cartello, oggi a finire in manette è Alessio Cuomo, 35 anni, latitante dallo scorso 7 novembre, quando fu emessa, per lui ed altri 37 indagati, l’ordinanza di custodia cautelare.
Sfuggito alla cattura l’uomo si era dato alla macchia, ma gli agenti delle forze dell’ordine attraverso il monitoraggio dei canali social e delle chat online, il così detto Web patrolling, l’analisi delle immagini di videosorveglianza e pedinamenti lo hanno stanato a Giugliano. Operazione non semplice visto che l’uomo, sentendosi braccato, si spostava continuamente.
Quando i carabinieri però lo hanno ritracciato e hanno fatto irruzione nello stabile Cuomo, in casa con genitori, moglie e figli, non ha opposto resistenza.
Un altro duro colpo per il clan che insieme agli Amato diedero vita alla scissione dal Clan di Lauro, precipitando l’area nord di Napoli in una sanguinosa guerra di camorra.