martedì, Aprile 30, 2024
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Boom suicidi in carcere, a Napoli manifesti di protesta dell’ex Opg

Carceri o cimiteri? Morti sotto la custodia dello Stato. A Poggioreale si muore. Questi alcuni dei messaggi provocatori affissi in città

Carceri o cimiteri? Morti sotto la custodia dello Stato. A Poggioreale si muore. Questi alcuni dei messaggi provocatori affissi in alcuni quartieri di Napoli, come forma di protesta degli attivisti del centro sociale ex Opg per denunciare l’aumento di morti volontarie all’interno della casa circondariale di Napoli. Tre solo a Poggioreale, il terzo è stato evitato ieri. 11 i suicidi in tutte i carceri italiani dall’inizio del 2024, 29 morti totali.

IL VOLANTINO DI PROTESTA

“Tenere alta l’attenzione sul fenomeno, l’obiettivo dei manifesti affissi a Napoli. L’ultimo suicidio a Poggioreale, recita il volantino di protesta degli attivisti del centro sociale del quartiere Materdei “è il simbolo di tutte le disfunzioni del sistema carcerario: sovraffollamento, mancanza di personale e privazione di ogni diritto e tutela per i detenuti che risultano essere trattati quotidianamente come bestie, piuttosto che come esseri umani. Altro elemento che rende palese la grave inefficienza del carcere di Poggioreale è la presenza di solo due psichiatri a fronte dei 2100 detenuti. Gli esperti hanno inoltre visto le proprie ore di lavoro dimezzate nello scorso anno, tutto questo a fronte di un aumento costante della popolazione detenuta con gravi problemi psichici”.

L’ATTACCO AL GOVERNO

La risposta del governo a questa situazione, comune a molte carceri d’Italia, è la creazione nuovi reati oltre al totale menefreghismo nei confronti dei suicidi di detenuti, tacciati come incidenti inevitabili. E invece noi sappiamo che questi non sono incidenti e vogliamo riportare a galla le condizioni in cui vigono i detenuti d’Italia.

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