Si è ucciso di meno a Napoli nel 2023 rispetto all’anno precedente. Reati in diminuzione, uguale la percentuale di crimini commessi dai minori. Ad aumentare nell’anno che si sta per concludere solo il traffico di droga, il 19% in più rispetto al 2022. Snocciola numeri e dati il prefetto di Napoli, Michele di Bari, nel corso della tradizionale conferenza di fine anno in cui il rappresentante del Governo, con i vertici delle forze dell’ordine, rende noto il bilancio sulla delittuosità nel capoluogo campano e fissa gli obiettivi sulla sicurezza e l’ordine pubblico per l’anno appena iniziato.
MENO OMICIDI ANCHE DI MATRICE CAMORRISTICA
Dai 20 del 2022 ai 14 del 2023 gli omicidi volontari. Sei sono di matrice mafiosa, tre in meno rispetto all’anno precedente. Sale il numero dei furti, così come quello di rapine ed estorsioni. In calo il fenomeno dell’usura. Un anno caratterizzato anche dall’aumento di arresti, più 551 rispetto al 2022, e dalle operazioni Alto Impatto, 129, che il Viminale ha predisposto per le aree controllate dalla criminalità organizzata.
L’APPELLO DEL PREFETTO PER UN CAPODANNO SICURO
Oltre i freddi numeri, il prefetto ha anche annunciato che a breve organizzerà un incontro con i movimenti di disoccupati, le cui proteste in passato hanno creato non pochi problemi a chi deve coordinare le forze dell’ordine sul territorio. Il Capodanno incombe e il prefetto ha voluto in chiusura lanciare un appello ai giovani di Napoli