Caravaggio, “La Presa di Cristo” in mostra alla fondazione Banco di Napoli
A quasi due secoli di distanza la prima versione de “La presa di Cristo”, capolavoro di Caravaggio risalente al periodo romano del pittore, fa ritorno a Napoli. Dopo il restauro e l’allestimento a Palazzo Chigi di Ariccia, la tela arriva in mostra nei locali della Fondazione Banco di Napoli, a poche centinaia di metri dal museo di Donnaregina, dove attualmente è possibile vedere “La flagellazione di Cristo”, sempre del Merisi.
Il dipinto, esposto per la prima volta a Milano nel 1951, è poi passato alla famiglia Ruffo di Calabria e in seguito all’avvocato fiorentino Ladis Sannini, prima di essere acquistato dal titolare di una bottega a Roma, Mario Bigetti. A questo punto, però, il quadro è stato posto sotto sequestro per 20 anni, a causa di un contenzioso legale tra il proprietario ed un socio. Adesso viene restituito alla collettività nelle sale di palazzo Ricca.
L’esposizione, curata da Francesco Petrucci e don Gianni Citro, presidente della Fondazione Meeting del Mare C. R. E. A., sarà visitabile fino al 16 giugno.
“Questa mostra – ha detto Citro – è un terremoto che avviene nel cuore di una grande capitale dell’arte come Napoli. Qui ci sono già tre Caravaggio. Questo quadro, che ha conosciuto una parentesi importante nella vita della città per circa due secoli, torna a Napoli. Si spera che resti qui in città, ma potrebbe non essere così. Per questo la mostra è imperdibile”.
Il museo del Cartastorie
Un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati di Caravaggio, che potranno anche visitare il Museo del Cartastorie, dove sono conservati tre importanti documenti autografi risalenti al soggiorno napoletano del pittore lombardo, tra cui anche il pagamento per la realizzazione de “Le Sette opere di Misericordia”, anche lei conservata a poca distanza in via dei tribunali.
Alla conferenza di presentazione ha preso parte anche il presidente della Fondazione Banco di Napoli Orazio Abbamonte.
“La bellezza – ha spiegato Abbamonte – è un valore che attraversa tutte le dimensioni spirituali. Informa le società e spinge verso comportamenti virtuosi”.