mercoledì, Maggio 8, 2024
HomeCronacaCarcere di Avellino, rivolta rientrata: tutti in cella i detenuti

Carcere di Avellino, rivolta rientrata: tutti in cella i detenuti

Un numero imprecisato di detenuti si sono asserragliati all'interno del carcere di Avellino dopo aver distrutto suppellettili e arredi

Sono tutti rientrati nelle loro stanze i detenuti protagonisti della rivolta nel carcere di Avellino. E’ quanto si apprende da fonti del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, secondo cui la protesta avrebbe coinvolto in tutto una ventina di reclusi.

Un numero imprecisato di detenuti si erano asserragliati all’interno del carcere di Avellino dopo aver distrutto suppellettili e arredi. Si tratta di detenuti comuni ristretti nella sezione al primo piano della casa circondariale del capoluogo irpino.

LE FORZE DELL’ORDINE HANNO CIRCONDATO L’EDIFICIO

Le forze dell’ordine, carabinieri e polizia, hanno circondato in tutto il suo perimetro il carcere di Avellino dove era in corso la rivolta di un gruppo di detenuti comuni ristretti nella prima sezione al primo piano della casa circondariale che si trova nella frazione di Bellizzi del capoluogo irpino.

All’interno del carcere la direttrice dell’istituto, Concetta Felaco, e gli agenti della polizia penitenziaria, hanno avviato trattative con i detenuti per convincerli a desistere dalla protesta che sarebbe stata causata dalla punizione per motivi disciplinari inflitta ad un detenuto.

LA VERSIONE DEL SINDACATO AGENTI POLIZIA PENITENZIARIA SAPPE

“Un intero Reparto detentivo, quello dei “comuni” – ala A e B -, sotto il pieno controllo dei detenuti, che si stanno organizzando con olio bollente ed altro materiale atto ad offendere e pronto ad essere usato contro il personale di Polizia Penitenziaria”. E’, in tempo reale, quanto sta avvenendo nel carcere di Avellino, secondo quanto riferisce Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.

“Da mesi, settimane, giorni denunciamo che il carcere è da tempo fuori controllo, e il Sappe proprio ieri era tornato a chiedere ai vertici dell’Amministrazione penitenziaria l’assegnazione urgente e straordinaria di un contingente del Gruppo Operativo Mobile (Gom) della Polizia Penitenziaria per fronteggiare le criticità operative del Reparto irpino, denunciate dal Sindacato in più occasioni e testimoniate anche dalla crescita esponenziale degli eventi critici tra le sbarre”. “Il tempo delle chiacchiere è finito e questa è la pericolosissima situazione che stanno vivendo i colleghi nel carcere di Avellino”, aggiunge.

APPELLO DEL SAPPE AL MINISTRO NORDIO E AL CAPO DEL DAP RUSSO

L’appello del Sappe al Ministro della Giustizia Nordio ed al Capo del Dap Russo è “assumere con urgenza provvedimenti straordinari per fronteggiare la situazione in atto e dare concreto supporto del personale della Casa circondariale. Ministero della Giustizia e Dap raccolgano i reiterati appelli del Sappe ad incrementare l’organico del carcere per meglio organizzare l’operatività del personale. Si dia concretamente da fare per predisporre ogni utile intervento a tutela dei poliziotti e degli altri operatori penitenziari. La richiesta di inviare a Avellino personale del Gom va in questa direzione”.

Skip to content