Carcere e criminalità, convegno organizzato a Napoli dall’USPP
Contro l’emergenza carceri in Italia, la soluzione è assumere personale. 7.500 gli agenti che il governo ha intenzione di inserire nel sistema penitenziario italiano, attualmente fragile, in affanno e incapace di contrastare la recrudescenza criminale all’interno degli istituti di pena. A parlare il sottosegretario alla giustizia Andrea del Mastro, a margine del convegno organizzato a Napoli dall’USPP.
“Carcere criminalità 4.0 Assunzioni, assunzioni, assunzioni. anni e anni di abbandono della polizia penitenziaria hanno determinato una fragilità dei nostri istituti penitenziari anche sotto il versante, ahimè, del detenuto perché molto spesso il primo garante del detenuto è la gente. Stiamo verificando delle tecnologie per schermare gli istituti penitenziari perché non riteniamo più tollerabile che qualcuno utilizzi.
Gli strumenti tipo i cellulari da una parte per comunicare con l’esterno qualora abbia di vieti di comunicazione e dall’altra per lanciare video su TikTok che sfidano l’autorità dello Stato”.
Il governo finirà stanziato 250 milioni per l’edilizia carceraria per recuperare 7.000 dei 10.000 posti e che serviranno effettivamente a contrastare il sovraffollamento delle carceri, ma serve recuperare posti detentivi e garantire umanità della pena. Sull’altra emergenza, droga e cellulari che soprattutto a Napoli e in Campania fanno registrare una media di un sequestro al giorno, si sta provvedendo a utilizzare tecnologie differenti per schermare le carceri, così il presidente dell’USPP Giuseppe Moretti.
“ Non avendo risorse e strumenti adeguati, la polizia penitenziaria è sempre più in affanno, peraltro subisce ogni giorno aggressioni proprio a seguito. di una gestione fallimentare del modello detentivo”.
(Intervista nel video allegato)