domenica, Maggio 5, 2024
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Da Kiev: “Berlusconi bacia le mani insanguinate di Putin”

Alta tensione nei rapporti Italia-Ucraina dopo le esternazioni del Cavaliere di ieri sull'incontro tra Zelensky e la Meloni. 

Da Kiev: Berlusconi bacia le mani insanguinate di Putin”

Le accuse di Silvio Berlusconi a Volodymyr Zelensky sono “ridicole” e rappresentano “un tentativo di baciare le mani di (Vladimir) Putin, coperte di sangue fino ai gomiti”.

Lo ha scritto sul suo profilo Facebook il portavoce del ministero degli Esteri dell’Ucraina, Oleg Nikolenko, che ha ricordato l’episodio in cui il leader di Forza Italia baciò le mani al colonello Muammar Gheddafi, il leader libico, e ha sottolineato come Kiev apprezzi “invece molto la pronta reazione del primo ministro italiano Giorgia Meloni”, che ha preso le distanze dalle dichiarazioni del Cavaliere.

IERI BERLUSCONI: IO DA PREMIER NON AVREI MAI INCONTRATO ZELENSKY”

Ieri Berlusconi, dopo aver commentato anche le esternazioni di Fedez al festival di Sanremo, aveva detto che lui da premier non avrebbe mai incontrato Zelensky, che dovrebbe smettere secondo lui di attaccare le repubbliche del Donbass. “Giudico, molto, molto negativamente il comportamento di questo signore”, aveva aggiunto.

“Silvio Berlusconi ha criticato il primo ministro italiano per l’incontro con il presidente dell’Ucraina a Bruxelles. Secondo lui, se Volodymyr Zelensky smettesse di “attaccare” il Donbass, non ci sarebbe la guerra.

IL PORTAVOCE DEL MINISTRO ESTERI UCRAINO SCRIVE UN POST FACEBOOK DI COMMENTO

Racconterò una breve storia”, ha scritto nel suo post Nikolenko. “Nel 2010 ho lavorato presso l’ambasciata ucraina in Libia. Ricordo bene come l’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi volò per incontrare Muammar Gheddafi. Durante la cerimonia ufficiale, alla presenza delle telecamere, Berlusconi ha baciato le mani del dittatore libico per dimostrare la sua lealtà. Le ridicole accuse di Berlusconi al presidente ucraino sono un tentativo di baciare le mani di Putin, coperte di sangue fino ai gomiti. Tentativi di dimostrare la lealtà al dittatore russo”, ha aggiunto.

Allo stesso tempo, “il politico italiano deve rendersi conto che diffondendo la propaganda russa, incoraggia la Russia a continuare i suoi crimini contro l’Ucraina, e quindi ne ha la responsabilità politica e morale”, ha concluso, “Apprezziamo invece molto la pronta reazione del primo ministro italiano Giorgia Meloni, che ha confermato il fermo sostegno all’Ucraina da parte del governo italiano dopo le inaccettabili dichiarazioni di Berlusconi”.

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