lunedì, Maggio 6, 2024
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De Laurentiis, festa scudetto?: “A forza di dirlo si ammoscia”

Sugli ultras violenti: "Quelli non sono veri tifosi, ma delinquenti ai quali si permette di andare allo stadio".

De Laurentiis, festa scudetto?: “A forza di dirlo si ammoscia”

“E’ una storia che dura da 50 anni, finché non si prende la legge della Thatcher, mutandola in Italia, avremo sempre questi problemi”. Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis alza il tiro e interviene dopo le tensioni di domenica sera all’interno dell’impianto di Fuorigrotta e i provvedimenti adottati dalle forze dell’ordine nei confronti di circa 30 ultras per le violazioni del regolamento interno e per il possesso di fuochi di artificio e per gli episodi di violenza ai danni di tifosi azzurri non “allineati” alla contestazione al presidente.

“PER IL TIFO VIOLENTO CI VUOLE LA LEGGE THATCHER”

Lo ha detto Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, a margine del convegno “Verso lo stadio del futuro” organizzato dalla Serie A al Coni, commentando quanto successo al Maradona con gli scontri tra tifosi azzurri in curva. “Quelli non sono veri tifosi –   ha aggiunto stamane a margine di un convegno a Roma organizzato dalla Serie A –  sono delinquenti ai quali si permette di andare allo stadio, mortificando famiglie e veri tifosi con episodi che sono sotto gli occhi di tutti”.

IL PATRON DEL NAPOLI PARLA DEI FESTEGGIAMENTI GIA’ AVVIATI

Il produttore cinematografico parla anche dei festeggiamenti e dell’organizzazione.

“A forza di parlare di festa Scudetto non è che ci portiamo iella da soli e ci si ammoscia lo scudetto? I napoletani già stanno festeggiando in tutta la città e di questo sono preoccupato essendo scaramantico”.

“Mi sembra un po’ una follia ma fa parte del colore napoletano”, ha poi aggiunto parlando ancora dei festeggiamenti in città, mentre commentando la battuta d’arresto con il Milan ha detto di “non essere preoccupato in chiave Champions”.

Lo screzio tra Maldini e Spalletti, invece, lo etichetta con un episodio che “ci può stare” perché “quelli sono momenti in cui il risultato di una partita ti può far suscitare reazioni”.

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